A Olbia una Fiera per promuovere la nautica

Una Fiera nautica che - come dice il nome - è di tutta la Sardegna. Una sfida che, partendo da Olbia, con il Cipnes Gallura, vuole promuovere tutta la Sardegna nautica, con il sostegno finanziario della Regione, a livello nazionale e internazionale. Una missione che, insieme alle imprese, alla Confindustria, alla Capitaneria di Porto, al comune di Olbia, all'Università di Sassari, vuole spiegare bene che cosa è la nautica, che cosa fa per il territorio, quali prospettive occupazionali può dare alle nuve generazioni. Questa è, in sintesi, la Fiera nautica di Sardegna, in programma alla Marina di Olbia Moys dal 22 al 26 aprile e che è stata presentata al Cipnes Gallura (foto).
"L’obiettivo del Cipnes Gallura è quello di vedere riconosciuto il territorio come Distretto nazionale nautica. E una delle azioni per raggiungerlo è la Fiera Nautica di Sardegna - spiega Gianni Sarti, presidente del Cipnes Gallura -. L’idea è nata a Olbia, ma la Regione, con l’assessore a Turismo Gianni Chessa, l’ha subito sostenuta, chiedendoci solo di inserire Insula per valorizzare tutta la Sardegna produttiva. In un momento così difficile, avevamo due scelte. Essere pessimisti o ottimisti. Abbiamo deciso di essere ottimisti. Il Cipnes Gallura si occupa di fare impresa e questo si può fare solo se c’è ottimismo. La Fiera può essere uno dei primi momenti di ritorno alla vita normale. Per tutti. Sarà una fiera della nautica, ma anche della Sardegna. Crediamo di aver fatto una scelta giusta per tanti motivi: ma soprattutto perché abbiamo dato un segnale forte al territorio”
"Questo è un grande evento che vede protagonista non solo Olbia ma l’intera Sardegna - dice Marco balata, assessore ai Grandi eventi del Comune di Olbia -. Deve spingerci a credere nel settore nautico, un’eccellenza per la nostra isola. Attraverso Insula, si dà valore al settore agroalimentare. Noi come Comune siamo vicini al Cipnes Gallura e ringraziamo la Regione Sardegna per l’impegno. Non è una sfida che lancia solo Olbia, ma tutta la Sardegna a livello nazionale e internazionale”. 
"La Fiera parte dall’esigenza del settore industriale nautico di mostrarsi a livello nazionale e internazionale. Per dare visibilità alle potenzialità del settore per il territorio. E per creare le condizioni per l’occupazione dei giovani - spiega Angelo Colombo, responsabile organizzativo della Fiera -. Siamo contenti dei risultati ottenuti in poco tempo. Siamo vicino alle 80 barche, alcune delle quali in anteprima. Abbiamo 75 stand a terra. Più quelli di Insula, dove i visitatori avranno spazi di intrattenimento, con agroalimentare e artigianato. Sono ottime occasioni, queste, sia per i visitatori che per gli espositori. Abbiamo avuto un’adesione importante delle imprese di Olbia, sarde e della penisola. Pensiamo che ci fosse un grande bisogno di questa vetrina per le imprese di Olbia e della Sardegna. La Fiera nasce in Sardegna, ma si rivolge a un pubblico molto ampio. Questo volevamo ottenere”.
"La Fiera è evento regionale che, con il sostegno pieno della Regione e in particolare dell’assessorato regionale al Turismo, che l’ha finanziato, ci consente di aspirare - con la condivisione di Confindustria e Assonautica, pienamente partecipi a questa manifestazione - a entrare nei circuiti nazionali - dice Aldo Carta, direttore generale del Cipnes Gallura -. È una Fiera che punta al business per le imprese, ovviamente, e a generare benessere sociale per il territorio. Ma è anche una grande occasione per analizzare il settore, le sue potenzialità e i suoi limiti, a livello regionale. Abbiamo voluto fare un approfondimento sull’impatto della nautica sul territorio. D’intesa con Disea dell’Università di Sassari, stiamo predisponendo un report sull’occupazione e sulle ricadute economiche della nautica. Sarà molto utile e lo presenteremo il 22 aprile.
Durante la Fiera ci saranno dei talk, dei focus su alcuni temi molto importanti per il settore. Prima di tutto uno sulla formazione professionale - dice Carta -. Noi come Cipnes Gallura, che per mission favoriamo la localizzazione di imprese anche nazionali e internazionali sul territorio, sappiamo che gli investitori chiedono, come prima cosa, qual è il livello del capitale umano. Le competenze specialistiche sono il loro primo fabbisogno. Oggi l’industria è molto diversa: è cambiata materia prima delle industrie della nautica, c’è la digitalizzazione per i processi produttivi, c’è la forte esigenza della sostenibilità. Servono competenze nuove e serve riqualificare quelle esistenti. Questo necessita di un indirizzo istituzionale preciso per affrontare, insieme alle associazioni, queste sfide. 
Con l’assessorato regionale al Lavoro, il 22 aprile, faremo un focus per dare una risposta adeguata agli investitori sul fronte delle competenze professionali del territorio. Un alto tema che andremo ad affrontare riguarda tutte le innovazioni normative statali della contrattualistica commerciale, il codice del turismo nautico e - per quanto riguarda la Sardegna - l’albergo nautico diffuso introdotto da una norma regionale. Sono nuove forme di impresa, di innovazione, che necessitano di essere supportate con analisi e prospettive di sviluppo perché il territorio ne siamo consapevole. Questi tema sarà discussi, sempre dalla Disea dell’Università di Sassari, il 23 aprile. 
Poi c’è la sostenibilità ambientale. Lo sviluppo dell’industria della nautica deve essere compatibile con la sostenibilità - conclude il direttore generale del Cipnes Gallura - . Ci sono già alcuni esempi di industria in questa direzione. Saranno presenti, a testimoniare questa sensibilità, dei produttori. E un racconto molto interessate di protezione dell’equilibrio del sistema marino sarà quello del santuario di Pelagos, nato da un accordo internazionale tra stato di Montecarlo, Francia e Italia per proteggere le specie mammifere del Mediterraneo. Avremo un messaggio molto forte, una lettura in chiave ambientale dell’industria della nautica, con imprenditori con un codice etico molto avanzato per la transizione ecologica. Pensiamo che la Fiera sia un’opportunità per governare ancora meglio un’economia che sarà sempre di più d’eccellenza per il nostro territorio”.