Nuova proprietà per la società di gestione dell'aeroporto di Olbia

La società che gestisce l’aeroporto di Olbia, Geasar Spa, cambia l’assetto proprietario. Al suo fondatore e azionista di maggioranza, il Principe Karim Aga Khan, subentrano F2i Sgr, il maggiore gestore italiano di fondi infrastrutturali con asset per 5 miliardi, e la Fondazione di Sardegna, che del fondo è socio. A passare di mano è la quota dell’80% di Geasar che l’Aga Khan deteneva attraverso la società Alisarda Spa; restano azionisti la Camera di Commercio di Sassari (10% del capitale), la Camera di Commercio di Nuoro (8%), la Regione Sardegna (2%) e il Consorzio Costa Smeralda (0,2%).

F2i diventa così uno dei principali investitori della Gallura e del Nord Sardegna: il fondo detiene infatti anche la maggioranza della società di gestione dell’aeroporto di Alghero, Sogeaal, con una quota del 71,25%; gli altri azionisti sono la Regione Sardegna (23%) e la finanziaria regionale Sfirs (5,6%).

Con questa operazione, annunciata dal fondo con un comunicato in cui non è specificata la cifra del closing, i due aeroporti del Nord Sardegna - 4,4 milioni di passeggeri nel 2019 - entrano in un network nazionale: F2i ha quote negli aeroporti di Bologna (10%), Trieste (55%), Napoli (83%), Torino (90,3%) e Milano (45%).

Nella gestione dell’aeroporto di Olbia avrà un ruolo la Fondazione di Sardegna, che insieme ad altre fondazioni ha il 25% di F2i Sgr, e che esprime il suo presidente, Antonello Cabras, come consigliere di amministrazione del fondo. Nel comunicato è scritto che la Fondazione di Sardegna, “data la rilevanza dell’operazione per il territorio, ha scelto di affiancare F2i nell’investimento”. La società che avrà il controllo di Geasar si chiama F2i Aeroporti 2.

Geasar ha registrato ricavi per oltre 52 milioni e un utile di 15,7 milioni nel 2018, ultimo bilancio disponibile.

“F2i, coerentemente alla sua missione, ha deciso di sostenere il potenziale di sviluppo aeroportuale del nord della Sardegna nonostante l’attuale situazione di emergenza -  ha commentato Renato Ravanelli, amministratore delegato di F2i -. La crisi sanitaria ha duramente colpito tutto il settore a livello globale, con il traffico sostanzialmente azzerato nel periodo marzo-maggio 2020 ed ancora oggi fortemente ridimensionato. F2i ritiene tuttavia che la Sardegna presenti tutte le caratteristiche per beneficiare di una ripresa relativamente più rapida, grazie in particolare al suo posizionamento di destinazione turistica esclusiva. Siamo lieti di avere accanto a noi in Olbia la Regione Sardegna, già nostro partner in Alghero, e le Camere di Commercio di Sassari e di Nuoro, così come la Fondazione Sardegna che ha condiviso con noi il progetto industriale. Insieme ci impegneremo, anche in questo difficile frangente, a sostenere l’attività dei nostri aeroporti a beneficio del sistema economico sardo e dei suoi cittadini”.

Il passaggio di proprietà segna una svolta epocale per l’economia della Gallura. Il Principe Aga Khan, con la creazione della Costa Smeralda e del suo Consorzio, ha infatti avviato in Sardegna lo sviluppo turistico intenso come industria e come sistema, contribuendo enormemente alla riapertura dell'aeroporti di Olbia nel 1964 e costituendo prima la compagnia aerea (Alisarda/Meridiana) e poi la società di gestione (Gesasar) del nuovo scalo, aperto al traffico nel 1974.