Aree di sviluppo per la Zes, accordo tra Cipnes e Comune di Buddusò

Il Cipnes Gallura ha approvato un Accordo amministrativo con il Comune di Buddusò, ente consorziato, per escludere dalla Zes, in via transitoria, le aree di sviluppo artigianale e industriale del polo consortile Buddusò-Alà dei Sardi, attualmente sottoposte, per 11 ettari, a vincolo di inedificabilità idrogeologica. Questo permetterà al Cipnes Gallura di avere a disposizione più aree Zes a Obia, utili a soddisfare le attuali e concrete esigenze di insediamento di nuove attività economico-imprenditoriali avanzate dagli investitori privati.

La decisione è stata presa all’unanimità dall’Assemblea generale del Cipnes Gallura. 

L’iniziativa amministrativa è stata assunta per programmare la (ri)delimitazione e l'assetto urbanistico e infrastrutturale del polo consortile di sviluppo industriale e artigianale di Buddusò, sottoposto a vincolo di inedificabilità di natura idrogeologica (Hi4) con la delibera del Consiglio Comunale di Buddusò numero 19 del 13 luglio 2016. 

Il vincolo - come è specificato nella delibera dell’Assemblea generale del Cipnes - “grava su gran parte delle aree ricomprese nel polo consortile di sviluppo” e “preclude l'utile esercizio delle necessarie opere di infrastrutturazione primaria, secondaria e insediativa finalizzate all'utilizzo dei suoli per attività di natura produttiva”. 

L’accordo prevede che “in via provvisoria, e per il tempo strettamente necessario ai fini della programmazione finanziaria, progettazione e realizzazione di tutte le necessarie opere di infrastrutturazione primaria e mitigazione del riscontrato rischio idraulico, le aree siano transitoriamente escluse dalla perimetrazione della Zes Sardegna”. 

Il Cipnes Gallura - come Consorzio per lo sviluppo economico del territorio dell’ex provincia di Olbia-Tempio - si “impegna a ridelimitare tali aree, inserendole nella Zes, nell'ambito della futura attività di riperimetrazione degli ambiti territoriali Zes, come previsto dalla legge 36/2022, non appena conseguita I'edificabilità effettiva dei suoli attualmente gravati da vincolo legale di inutilizzabilità”. 

Con la sottoscrizione dell’Accordo, la struttura tecnica del Cipnes e l'ufficio tecnico del Comune di Buddusò “attiveranno ogni opportuna iniziativa, anche in ordine al reperimento delle necessarie risorse finanziarie per la progettazione, la realizzazione e I'esercizio delle opere e degli interventi occorrenti per la mitigazione del rischio idraulico e per I'assetto urbanizzativo attuativo dei servizi urbanistici primari”. 

Le due strutture cureranno il “disimpegno delle procedure tecnico amministrative previste dalla vigente normativa soprattutto al fine della predisposizione della proposta di variante del Pai ((Piano di assetto idrogeologico) per autorizzare il declassamento dell'attuale elevato livello di rischio idrogeologico gravante sulle aree ricomprese nel polo consortile di sviluppo di Buddusò - Alà dei Sardi. Questa azione sinergica avrà lo scopo di consentire I'edificabilità delle aree ai fini del loro concreto sfruttamento per fini produttivi. 

Il Cipnes - è sempre scritto nella delibera dell’Assemblea generale - “si impegna sin d'ora, non appena realizzate e collaudate le opere di mitigazione del rischio idraulico ovvero a seguito dell'approvazione definitiva della necessaria variante al vigente Pai, a concludere prontamente la procedura di reinserimento nel perimetro della Zes delle aree, per una superficie complessiva di 1 1,72 ettari”, attualmente escluse.  

Il rappresentante del Comune di Buddusò nell’Assemblea Generale, Fedele Sanciu, è intervenuto per “evidenziare la necessità, nel condividere le ragioni e le finalità dell’Accordo amministrativo, di superare la perdurante sussistenza (dal 2016) dell'esteso vincolo di inedificabilità per elevato rischio idraulico nella zona industriale consortile di Buddusò, pregiudicante lo sviluppo economico produttivo del territorio”. 

Sanciu ha rimarcato come questa “situazione, non fronteggiata negli anni passati, renda ragionevole escludere provvisoriamente le aree consortili inedificabili dal perimetro della Zes; ciò nella fase transitoria occorrente per la rimozione del vincolo amministrativo di precauzione e tutela del riscontrato rischio idraulico tramite gli imprescindibili interventi di mitigazione del pericolo idrogeologico, con l’istanza di finanziamento formulata dal Cipnes all’Assessorato dei Lavori Pubblici e all'Assessorato dell'lndustria della Regione Sardegna l’8febbraio 2023”. 

Con l’approvazione dell’Accordo, saranno “soddisfatte le attuali e concrete esigenze di insediamento nel distretto produttivo consortile di Olbia di nuove attività economico-imprenditoriali, già effettivamente prospettate al Cipnes da parte di investitori privati a seguito della procedura ad evidenza pubblica avviata con specifico avviso di promozione di manifestazioni di interesse pubblicato il 27 ottobre 2022”.