Come il biodigestore del Cipnes produrrà energia pulita a Olbia

In perfetta linea con l’obiettivo europeo della neutralità climatica entro il 2050, il Cipnes Gallura è impegnato, con convinzione e determinazione, per la transizione alle energie rinnovabili da quelle non rinnovabili. In questa direzione ha avviato la produzione di energia pulita con i pannelli solari e con il trattamento dei rifiuti della discarica di Spiritu Santu. Ha ristrutturato i suoi uffici per perseguire l’efficientamento energetico. Ha avviato una politica ambientale che prevede il reimpianto in aree consortili degli alberi espiantati dai lotti destinati alle aziende. Tutte queste azioni hanno portato a ridurre notevolmente le emissioni di C02.

Ambiente come missione strategica del Cipnes.

Come rafforzamento dell'azione strategica per la sostenibilità ambientale ed energetica, nel 2016 i vertici del Cipnes - che come consorzio industriale è chiamato al trattamento dei rifiuti urbani della provincia - hanno progettato l’ammodernamento dell’impianto aerobico di trattamento dei rifiuti urbani di Spiritu Santu, che serve tutta la Gallura, e la costruzione di un impianto di biodigestione anaerobica. L’ambizioso progetto è stato concepito con le migliori tecnologie ed è stato approvato dalla Regione e dalla Provincia nel 2019. Un anno dopo, nel 2020, la Regione, che lo ha sostenuto con forza per il suo valore innovativo, ha proposto il piano del Cipnes al Governo affinché lo finanziasse con il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc).

Con la realizzazione del Pnrr – una delle cui missioni principali è il passaggio alle fonti energetiche rinnovabili – il Cipnes si è mosso per ottenere i fondi per la realizzazione del piano strategico per il trattamento dei rifiuti, ma l’algoritmo del bando del ministero della Transizione energetica ha privilegiato i progetti per superare i deficit impiantistici nel resto del Mezzogiorno. Ha considerato Olbia come già perfettamente efficiente, insomma, ma valutando solo la capacità di trattamento, senza ritenere come decisivo l'obiettivo più ampio della transizkone energetica. Le soluzioni alternative per realizzare il progetto del Cipnes non mancano e qui le illustreremo.

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La produzione di energia pulita del Cipnes.

Il Cipnes crede nella transizione da fonti energetiche fossili (carbone e petrolio) a fonti rinnovabili (sole, vento, biogas) come risposta necessaria e decisiva per la sostenibilità ambientale del territorio e come occasione di risparmio per il sistema imprenditoriale gallurese. La produzione di energia è stata dunque inserita, in modo strategico, nella politica di sviluppo del distretto produttivo consortile di Olbia per garantire un futuro all’ambiente, alle imprese e alle nuove generazioni.

Energia prodotta dal sole.

Fin dal 2009, il Cipnes Gallura ha avviato la produzione di energia solare ai pannelli installatati nell’impianto per il trattamento dei rifiuti a Spiritu Santu e nelle aree consortili del distretto produttivo di Cala Saccaia. Finora sono stati prodotti oltre 18 milioni di KWh di energia pulita, evitando emissioni di milioni di C02. Qui tutti i dati.

Energia prodotta dai rifiuti.

Il Cipnes produce energia elettrica anche dall’impianto di termovalorizzazione del biogas nella discarica di Spiritu Santu. Nel 2020 sono stati prodotti 1,5 milioni di KWh, quantità salita nel 2021 a 3,5 milioni di KWh.

Il progetto per l’impianto di biodigestione anaerobica.

Nell’ottica dell’economia circolare, il Cipnes ha dunque progettato un sistema integrato per il recupero dei rifiuti organici a Spiritu Santu. Questo con il doppio obiettivo strategico di garantire, da una parte, il recupero dei rifiuti urbani prodotti in Gallura e, dall'altra, la produzione di energia rinnovabile a favore dell’ambiente e dei cittadini di Olbia.

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Il compost di qualità.

Il primo obiettivo il Cipnes lo otterrà attraverso la produzione di compost di qualità, con l’ammodernamento e il revamping dell’impianto aerobico già esistente a Spiritu Santu. Questo consentirxà la produzione di un’elevata quantità agronomica, che costituirà, in termini di end of waste, il perfetto recupero dell’organico.

Il biogas per Olbia.

Il secondo obiettivo sarà raggiunto attraverso la produzione di biogas, poi raffinato in biometano, con la costruzione di un impianto di biodigestione anaerobica. Il biogas sarà distribuito nella rete del gas di Olbia, che è già collegata all’impianto.

L’abbattimento delle emissioni.

I vantaggi del trattamento dei rifiuti nell’impianto di biodigestione anaerobica sono notevoli: il processo – su tutti – consentirà l’abbattimento delle emissioni odorifere rispetto al compostaggio aerobico tradizionale, al quale verrà destinato solo il digestato, ovvero un materiale già processato. È la risposta definitiva che permetterà ai cittadini, in particolare quelli Murta Maria, di non sentire più i miasmi, contro i quali la scorsa estate il Cipnes ha fatto un lavoro straordinario.

L’eliminazione di mezzi alimentati con energie fossili.

Lo sviluppo del sistema integrato (trattamento aerobico + trattamento anaerobico) avrà I'obiettivo di prevedere sistemi gestionali automatizzati alimentati con fonti energetiche rinnovabili, come il biogas e l’energia elettrica prodotta negli impianti. Questo permetterà di eliminare I'utilizzo di mezzi e macchinari alimentati con combustibili fossili e garantire una minimizzazione degli impatti prodotti dalla gestione dell'impianto.

Il progetto approvato da Regione e Provincia.

L’innovativo progetto del Cipnes Gallura – che gestisce l’impianto di trattamento dei rifiuti su base provinciale, come prevede la legge regionale 10 del 2008 - è stato sottoposto all’approvazione sia della Regione, che ha la titolarità del piano dei rifiuti, e della Provincia, che ha competenze ambientali.

L’ottenimento della Valutazione di impatto ambientale.

Nell’ottobre del 2019 il progetto del Cipnes è stato approvato dalla Giunta regionale con il rilascio della Valutazione di impatto ambientale. I lavori dovranno essere realizzati entro dieci anni dalla pubblicazione della presente deliberazione nel sito web della Regione Autonoma della Sardegna, è scritto nella delibera. Qui il testo della delibera.

L’ottenimento dell’Autorizzazione integrata ambientale.

Nel novembre del 2019 il progetto del Cipnes è stato approvato dalla Provincia di Sassari con il rilascio l’Autorizzazione integrata ambientale. Nello specifico la Provincia ha approvato la “realizzazione ed esercizio di un nuovo impianto di digestione anaerobica con produzione di biometano, per una potenzialità pari a 40.000 tonnellate all’anno” e la “rifunzionalizzazione ed esercizio dell'impianto di compostaggio esistente a servizio dell'impianto di digestione anerobica”. Qui il testo dell'autorizzazione.

La Regione candida il progetto per i Fondo di sviluppo e coesione.

Nell’agosto del 2020 la Giunta regionale della Sardegna ha segnalato l'intervento proposto dal Cipnes come progetto da finanziare attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione con i fondi 2021-2027. Qui il testo della delibera.

Gallura turistica fattore penalizzante.

Il Cipnes, con l’approvazione e l’implementazione del Pnrr, ha richiesto i finanziamenti per ammodernare l’impianto aerobico di trattamento dei rifiuti, per la costruzione di un impianto di biodigestione anaerobica e per una piattaforma di recupero delle frazioni secche (plastica e carta). Il bacino territoriale della Gallura è di 161 mila residenti e quello dell’impianto di Spiritu Santu è di 123 mila abitanti, ma con una forte aumento di popolazione durante i mesi estivi che crea, con il notevole afflusso di rifiuti prodotti dai turisti, un deficit impiantistico a Olbia, fattore di cui il bando del ministero della Transizione energetica non ha tenuto conto.

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I numeri dell’impianto di Spiritu Santu nel 2021 e nell’estate 2022.

Nel 2021 nell’impianto di Spiritu Santu sono state trattati rifiuti pari a 61.700 tonnellate, con un incremento del 17.8% rispetto al 2020. In particolare l’impianto ha gestito 22.200 tonnellate di umido. Nell’estate del 2022, tra giugno e settembre, sono stati trattati rifiuti pari a 27 mila 400 tonnellate, il 13% in più dello stesso periodo del 2021.

Il bando non tiene conto della stagionalità.

L’algoritmo di calcolo del bando del ministero non ha consentito, per come è stato strutturato, di tenere in debita considerazione le peculiarità che caratterizzano Olbia e la Gallura, dunque. Infatti la formula è sta parametrata su dati annuali e non ha permesso di mettere in evidenza i deficit impiantistici esistenti a Olbia durante l’estate, gap che solo l'alta efficienza del Cipnes ha evitato producessero effetti dannosi sul territorio e sulla sua immagine.

I fondi Fsc e l’impegno del ministero.

Quello del Cipnes - un progetto già cantierabile - non è il solo penalizzato dall'algoritmo del ministero. Anche i progetti di Roma sono stati bocciati e il sindaco della capitale Gualtieri ha annunciato che farà ricorso. Per il progetto del Cipnes si aprono ora altre forme di finanziamento. “Gli impianti di trattamento dei rifiuti non coperti dai fondi del Pnrr ma giudicati validi verranno finanziati dal governo nazionale” ha detto Laura D’Aprile, capo dipartimento per la Transizione Ecologica e gli Investimenti Verdi del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. E i fondi – come raccomandato dalla Regione Sardegna – potrebbero arrivare dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) con la programmazione 2021-2027, che ha una dotazione di 50 miliardi. Il Cipnes punterà molto, e con ottime ragioni, proprio sulla programmazione europea ordinaria per portare a termine un progetto avviato nel 2016 e che è decusuvo per il futuro sostenibile di Olbia e della Gallura.