Ecco come sarà il parco eolico a 20 chilometri a largo di Olbia e Porto Cervo

Come ente pubblico per lo sviluppo economico del territorio, il Cipnes Gallura all’inizio di maggio aveva informato il mondo imprenditoriale e il sistema istituzionale sulla richiesta per due campi eolici offshore a largo di Olbia e Capo Ferro-Porto Cervo. 

Alla Capitaneria di Porto di Olbia sono arrivate ora le domande per ottenere la concessione demaniale delle aree. Una è della Tibula Energia srl, l’altra della Zefiro Vento srl.

La Capitaneria di Porto di Olbia invita tutti "coloro che ritenessero di avervi interesse a presentare per iscritto alla Capitaneria di porto di Olbia, dal 23 giugno 2022 al 22 luglio 2022, le osservazioni/opposizioni che ritenessero opportune a tutela di loro eventuali diritti, avvertendo che, trascorso il termine stabilito, non sarà accettato alcun reclamo e/o istanza e si darà ulteriore corso alle pratiche inerenti la concessione demaniale marittima richiesta”. 

Analizziamo i dati del progetto di Zefiro Vento srl per offrire elementi utili di conoscenza sul possibile sviluppo energetico in Gallura. 

La società proponente si chiama Zefiro Vento srl, ha sede a Milano ed è controllata al 100% da Ce Mediterranean Aps, una holding del gruppo danese Copenhagen Energy A/S costituito nel 2020.

Il parco eolico è stato progettato a largo di Olbia, della Costa Smeralda e dell’isola di Caprera, a circa 20 chilometri dalle coste, secondo quanto riporta la società nella relazione generale.

“Il parco eolico in progetto è costituito da 210 aerogeneratori da 15 MW ciascuno, per una potenza nominale complessiva di 3150 MW - è scritto sempre nella relazione generale -. Le turbine saranno installate su delle strutture galleggianti, le quali saranno ancorate al fondale tramite catenarie o funi”. 

L’altezza degli erogeneratori nom è indicata. “La tipologia e la taglia esatta dell’aerogeneratore saranno comunque individuati in seguito alla fase di acquisto delle macchine e verranno descritti in dettaglio nell successive fasi della progettazione”. La lunghezza della pala sarà di 118 metri.

La relazione generale quantifica la produzione di energia: "La producibilità annuale netta del parco eolico in esame risulta pari a 10.074 GWh”. 

Viene spiegato anche come l'energia sarà trasferita. “L’energia prodotta dalle turbine in mare sarà raccolta da un sistema di cavidotti a 66 kV e convogliata a 4 stazioni di trasformazione galleggianti. Una volta innalzato il livello di tensione, l’energia sarà trasportata fino a terra tramite dei cavidotti sottomarini; il punto di approdo è previsto nel Comune di Olbia. Da lì, un cavidotto interrato, seguendo la viabilità esistente, trasporterà l’energia fino alla stazione elettrica di Terna in sviluppo”. 

L’area è stata individuata da Zefiro Vento per la costante presenza dei venti. “Il valore massimo della velocità del vento è uguale a 24 m/s - scrive la società proponente -. La direzione prevalente con cui spirano i venti è da Ovest-NordOvest (nel 30% dei casi) e da Sud-SudEst (in circa il 20% degli eventi)". 

"Considerando la totalità dei casi, circa il 99% degli eventi dimostra una velocità minore o uguale a 19 m/s, mentre solamente lo 0.01% ricade nella classe più alta >20 m/s” è riportato sempre nella relazione.

Tra le criticità, la società segnala “la rotta Olbia–Civitavecchia, che attraversa l’area di progetto da sud ovest a nord est. Questa rappresenta la rotta più consistente che interferisce con l’area di progetto”. 

“Diverse rotte che provenienti dalle Bocche di Bonifacio attraversano l’area di progetto da nord ovest verso est o sud est - è scritto sempre nella relazione -. Si segnala inoltre la presenza delle rotte provenienti da Genova e Livorno e dirette a Olbia, che transitano in prossimità dell’area di progetto verso ovest”. 

“A proposito delle eventuali interferenze tra l’impianto eolico e le attività turistiche presenti nell’area, si sottolinea -scrive Zefiro Vento - che gli aerogeneratori verranno installati ad una distanza minima dalla costa pari a 20 km, proprio al fine di minimizzare l’impatto visivo dello stesso”. 

La relazione generale sul parco eolico progettato a largo di Olbia e Porto Cervo