Svolta storica, il gas naturale sarà distribuito anche a Olbia

Anche Olbia sarà alimentata dal gas naturale, è una svolta storica. Il gruppo Italgas (a controllo statale) ha annunciato di aver acquistato da Fiamma 2000 la rete del gas cittadino. Sono 430 chilometri (compresi altri Comuni) in cui ora passa il Gpl e in cui a breve passerà il Gnl (Gas naturale liquefatto).

L’acquisizione permette così a Olbia di essere alla pari con le altre aree industriali della Sardegna, Cagliari e Sassari, per le quali il Governo ha previsto massicci investimenti per la costruzione dei rigassificatori a terra e galleggianti (Oristano, Portovesme, Porto Torres) e per la distribuzione. 

Nella rete del gas di Olbia, una volta riconvertita dal Gpl a Gnl, potrà passare anche il biometano prodotto dall’impianto di digestione anaerobica (biodigestore) dei rifiuti organici che il Cipnes Gallura ha programmato a Spiritu Santu e per la costruzione del quale il consorzio è in attesa dei finanziamenti del Pnrr. 

Quella di Olbia è una rivoluzione nella più grande rivoluzione energetica della Sardegna. Dalla fine del 2020 in Sardegna è infatti distribuito il gas naturale, più comunemente chiamato metano: fino a quel momento era l’unica regione a non esserne servita. 

L’arrivo del gas naturale - nella fase di transizione energetica dalle fonti fossili, come carbone e petrolio, alle fonti rinnovabili, come eolico e solare - ha una fondamentale importanza strategica per Olbia: uno, perché la Commissione europea intende considerare il gas naturale una fonte rinnovabile; due, perché famiglie e aziende di Olbia avranno la possibilità di essere parte integrante della metanizzazione dell’isola, senza dover sopportare costi proibitivi. 

Originariamente pensata con una dorsale per il gas algerino, mai realizzata, la metanizzazione dell’Isola sta invece avvenendo area per area per scelta del gruppo Italgas e con l’operatività del rigassificatore della Higas a Oristano. 

Con un decreto, il presidente del Consiglio Draghi ha previsto massicci investimenti per la transizione energetica della Sardegna. Con la chiusura delle centrali a carbone di Porto Torres e Portovesme (la data non è ancora indicata), il Governo ha deciso di costruire due rigassificatori galleggianti a Portovesme e Porto Torres e uno a terra a Oristano. Il gas verrà trasportato in Sardegna con bettoline in partenza da Livorno e Panigaglia. 

Gli impianti saranno al servizio delle aree industriali di Cagliari e Sassari.

Il decreto non indica con certezza i tempi di realizzazione dei tre rigassificatori e contro il provvedimento la Regione Sardegna ha annunciato di voler presentare ricorso. 

Successivamente l’Arera (l’autorità dell’energia) ha richiesto a Snam e Terna di sviluppare uno studio sulla domanda di energia elettrica e gas naturale in Sardegna.

Secondo il report, pubblicato a luglio 2022, la domanda di gas complessiva sarà di 977 MSm3/anno al 2030 e di 1029 MSm3/anno al 2040. 

In questo momento - come documentano i dati di Istat per il 2021, alla voce "Tavole" - il riscaldamento delle case della Sardegna avviene per il 2% a metano contro il 68% della media italiana e il riscaldamento dell’acqua avviene per quasi l’8% con metano contro il 69% della media italiana. È evidente che la metanizzazione della Sardegna produrrà un riequilibrio economico e ambientale, di cui beneficerà anche Olbia (per la quale è in campo anche il progetto del deposito del gas della società Olbia Lng).

Resta da comprendere come il gas naturale arriverà nella rete di Olbia. Il gas naturale della Sardegna viene dalla Norvegia con le navi nasiere. Viene stoccato nel rigassificatore Higgs di Oristano, da poco interamente controllato dal gruppo norvegese Avenir Lng.

Il gas naturale viene distribuito e commercializzato dal gruppo Italgas (con controllo di Cassa Depositi e Prestiti e Snam).

La rete appartiene alla società Medea spa, gruppo Italgas, che controlla 1400 chilometri di reti del gas naturale più 600 chilometri di reti alimentate da Gpl a Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano che saranno presto convertite in reti per il gas naturale. A queste ultime si aggiungeranno le reti acquisite da Fiamma 2000, tra queste quelle di Olbia, della lunghezza di 430 chilometri. L'operazione, per un valore di 31,7 milioni, verrà conclusa entro il 2022.

In tutto, Medea avrà 2400 chilometri di rete del gas naturale in Sardegna. 

Come si legge nel bilancio 2021, i ricavi di Medea sono stati pari a 21,6 milioni (contro gli 11.7 milioni del 2020). 

Il gas naturale viene commercializzato dalla Gaxa spa, la cui maggioranza azionaria è recentemente passata da Italgas a Edison

Come si legge nel bilancio 2021, i ricavi di Gaxa sono stati pari a 16,9 milioni nel 2021 (contro i 13,2 del 2020). 

Report Terna e Snam sul gas in Sardegna

Consumi gas per riscaldamento in Sardegna nel 2021