Comune di Monti

Il Comune di Monti (sede del terzo distretto produttivo gestito dal Cipnes), sorge in territorio gallurese, al confine con il Monteacuto e alle spalle di Olbia.

L’andamento dei residenti è in linea con le dinamiche demografiche della provincia: a fine 2019 la popolazione era in calo e pari a 2.399 residenti (anche se dal 2001 al 2019 in valori assoluti si registra un modesto -38); il saldo naturale è negativo, con la curva dei decessi negli ultimi sette anni stabilmente sopra le nascite, mentre il movimento migratorio ha una tendenza meno lineare ma un saldo, negli ultimi vent’anni, comunque positivo. In rapida crescita è anche l’età media della popolazione che nel 2019 sfiorava i 46 anni.
Gli stranieri nel 2019 erano 88 (3,7%) provenienti in gran parte dalla Romania, dal Marocco e dalla Bosnia Erzegovina.

Il sistema imprenditoriale mostra numeri e tendenza di tutto interesse: nel 2019 erano attive a Monti 318 imprese, con un tasso di crescita del 4,75%, 175 operanti nel settore agricolo, e in particolare 128 nelle coltivazioni e nella produzione vitivinicola. Monti è noto per i suoi vitigni tra cui il pregiato vermentino, alla cui produzione, promozione e commercializzazione sovraintende la Cantina Sociale del Vermentino. Costituita nel 1956 grazie all’impegno di un primo gruppo di 22 viticoltori, oggi la Cooperativa conta 350 soci che coltivano 500 ettari nei territori di Monti, Telti, Olbia e Loiri Porto San Paolo.

Anche grazie all’impegno della Cantina, nel 1975 venne concessa al vermentino di Gallura l'attribuzione della DOC (Denominazione di Origine Controllata), e nel 1996, unico caso in Sardegna, la DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), il più alto riconoscimento a cui un vino possa ambire.
Monti fa parte del distretto industriale del Sughero (dove il distretto è definibile sulla base della L. 317/91, come area territoriale locale caratterizzata da elevata concentrazione di piccole imprese con specializzazione produttiva), assieme a Calangianus (primo in Italia per l'estrazione e la lavorazione del sughero), Tempio, Berchidda e Aggius.

Secondo uno studio del 2013 del Centro Studi Unione Sarda, delle 436 imprese riconducibili in Sardegna al distretto del sughero, 286 si occupano della produzione e lavorazione della materia prima. La ripartizione territoriale premia il nord Sardegna con 232 imprese, e Calangianus in particolare con 121 aziende. Monti ne conta 2.

Si tratta di un settore in profonda crisi per diversi motivi tra cui l’insufficienza di materie prime, l’introduzione di prodotti concorrenziali soprattutto per il settore enologico, l’inadeguatezza delle infrastrutture (energia, trasporti, credito, servizi reali, infrastrutture industriali), gli levati costi del lavoro la mancanza di innovazione nei processi e nei prodotti.

Anche nel caso del distretto del sughero, l’inclusione nella ZES, come sostenuto dal Cipnes, potrebbe rappresentare il trampolino ideale per un salto di qualità dell’intero settore grazie alla facilitazione fiscali, economiche, finanziarie, logistiche e financo normative, che la Zona Economica Speciale garantirebbe.