La Zona economica speciale (Zes) di Olbia
Il Cipnes è a disposizione delle imprese - operative e intenzionate a investire a Olbia - per fornire tutte le informazioni. Qui il link per i contatti.
I vantaggi fiscali e amministrativi per gli investitori sono numerosi e articolati. Qui una nostra guida
CHE COSA SONO LE ZES.
Per l'Italia le Zes sono uno degli strumenti attraverso cui, anche con l'uso degli ingenti fondi del Pnrr, rendere attrattivo e competitivo il Mezzogiorno.
Le Zes istituite in Italia sono 8: Abruzzo, Calabria, Campania, Ionica Puglia Basilicata, Adriatica Puglia-Molise, Sicilia Orientale, Sicilia Orientale, Sardegna. Quella della Sardegna è policentrica; alla Gallura sono stati destinati 180 ettari nelle aree gestite dal consorzio industriale Cipnes Gallura.
La Zes e il porto di Olbia.
Durata delle Zes.
Un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri - il numero 12 del 2018 - determina le modalità per l’istituzione delle Zes, la loro durata, i criteri che ne disciplinano l'accesso e le condizioni speciali di beneficio, il coordinamento degli obbiettivi. Il decreto definisce la durata delle Zes: non può essere inferiore a 7 anni e superiore a 14 ed è prorogabile fino a un massimo di ulteriori sette anni su richiesta delle Regioni. (dpcm numero 12 del 2018).
Governance delle Zes.
La legge di Bilancio 2020 ha stabilito che il Comitato di indirizzo delle Zes sia guidato da un Commissario straordinario. (legge 160 del 2019, articolo 1, comma 316).
Poteri del commissario.
Nel 2020, con il decreto legge 76, il Governo ha definito e precisato i compiti del Commissario straordinario delle Zes. Il Commissario
- a) assicura il coordinamento e l'impulso, anche operativo, delle iniziative volte a garantire l'attrazione, l'insediamento e la piena operatività delle attività produttive nelle Zes
- b) opera quale referente esterno del Comitato di indirizzo per l'attrazione e l'insediamento degli investimenti produttivi nelle aree Zes;
- c) contribuisce a individuare, tra le aree identificate all'interno del piano di sviluppo strategico, le aree prioritarie per l'implementazione del piano, e ne cura la caratterizzazione necessaria a garantire gli insediamenti produttivi. (decreto legge 76 del 2020, articolo 46).
IL PNRR PER LE ZES.
Per la rapida ed efficace gestione dei fondi del Pnrr, il Governo - con il decreto 77 del 2021 meglio noto come Semplificazioni - ha modificato la governance del Comitato d’indirizzo, aprendolo alla partecipazione di un rappresentante dei consorzi industriali; ha disciplinato la modalità di nomina del Commissario; ha attribuito nuovi poteri al Commissario; ha introdotto l’Autorizzazione Unica e altre semplificazioni di carattere amministrativo e burocratico; ha definito il ruolo dell’Agenzia per la coesione anche per il personale. (decreto legge 77 del 2021, articolo 57).
Ruolo dei Consorzi industriali nelle Zes.
Il decreto 77 ha stabilito che il Comitato di indirizzo delle Zes è composto - oltre che dal Commissario straordinario del Governo, che lo presiede, dal Presidente dell'Autorità di sistema portuale, da un rappresentante della Regione, da un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri, da un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - anche da “un rappresentante dei Consorzi di sviluppo industriale”.
Commissario come stazione appaltante delle Zes.
Il decreto 77 ha stabilito che - per assicurare la più efficace e tempestiva attuazione degli interventi del Pnrr relativi alla infrastrutturazione delle Zes - il Commissario straordinario possa assumere le funzioni di stazione appaltante fino al 31 dicembre 2026 e operare con poteri straordinari in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici; le Regioni devono adeguare la propria programmazione o la riprogrammazione dei fondi strutturali alle esigenze di funzionamento e sviluppo della Zes
Autorizzazione Unica nelle Zes.
Il decreto 77 ha introdotto l’Autorizzazione Unica. I progetti delle attività economiche e l'insediamento di attività industriali, produttive e logistiche all'interno delle Zes, non soggetti a segnalazione certificata di inizio attività, sono soggetti ad Autorizzazione unica, nel rispetto delle normative vigenti in materia di valutazione di impatto ambientale. L'Autorizzazione Unica, ove necessario, costituisce variante agli strumenti urbanistici e di pianificazione territoriale, ad eccezione del piano paesaggistico regionale”. Nell’Autorizzazione Unica “confluiscono tutti gli atti di autorizzazione, assenso e nulla osta comunque denominati, al progetto da approvare o all'attività da intraprendere” ed è rilasciata dal Commissario straordinario della Zes, dopo la conferenza di servizi (…) Il rilascio dell’Autorizzazione Unica sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominati e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attività previste nel progetto.
Sportello unico digitale delle Zes.
Il decreto 152 del 2021, articolo 11, ha introdotto lo sportello unico digitale per la presentazione dei progetti di nuove attività nelle Zes. “Presso ogni Commissario straordinario opera uno sportello unico digitale al quale i soggetti interessati ad avviare una nuova attività soggetta all'autorizzazione unica (…) presentano il proprio progetto. Lo sportello unico è reso disponibile anche in lingua inglese e opera secondo i migliori standard tecnologici (…). Nelle more della piena operatività dello sportello unico digitale, le domande di autorizzazione unica sono presentate allo sportello unico per le attività produttive (Suap) territorialmente competente.
LE AGEVOLAZIONI FISCALI DELLE ZES.
Oltre ai vantaggi amministrativi, le aziende che operano nelle Zes – o che vi aprono un’attività - godono anche di vantaggi fiscali. Qui vengono illustrate le due principali misure previste dalla legislazione nazionale, ma Regioni e Comuni possono prevedere ulteriori incentivi per le imprese nelle Zes.
IRES ridotta del 50%.
La legge di Bilancio 2021 ha stabilito che per le imprese che “intraprendono una nuova iniziativa economica nelle Zes (…) l'imposta sul reddito derivante dallo svolgimento dell'attività nella Zes è ridotta del 50 per cento a decorrere dal periodo d'imposta nel corso del quale è stata intrapresa la nuova attività e per i sei periodi d'imposta successivi”. (legge 178 del 2020, articolo 1, comma 173).
IRES ridotta anche per le imprese già insediate.
L’Agenzia delle Entrate, con una nota, ha chiarito che “l’agevolazione del 50% spetta, oltre che alle nuove imprese che si insediano nelle ZES, “anche alle imprese già operanti nei territori interessati, purché procedano ad avviare una nuova attività in precedenza non esercitata, da cui discenda la creazione di nuovi posti di lavoro”. (Agenzia delle Entrate, risposta 771/2021).
Credito di imposta fino a 100 milioni.
Sempre il decreto 77 del 2021 ha stabilito che il credito d'imposta è “commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2022 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro”. Il credito d'imposta viene esteso all'acquisto di immobili strumentali agli investimenti. (decreto legge 77 del 2021, articol0 57).
LA ZES DELLA SARDEGNA.
La Zona Economica Speciale (Zes) della Sardegna - uno degli strumenti con cui lo Stato vuole rivitalizzare l’economia del Mezzogiorno – è ora entrata nella fase operativa: il ministro per il Sud e la Coesione terrtitoriale ha infatti pubblicato il decreto istitutivo e l'Agenzia della Coesione ha pubblicato i primi atti.
Concepita come “una rete portuale distribuita sul perimetro costiero”, la Zes della Sardegna non si estende su un'unica area ma su sei aree, con altrettanti porti, all’interno delle zone industriali di Cagliari, Gallura, Oristano, Sassari, Carbonia-Iglesias, Ogliastra. Gi ettari destinati a godere di vantaggi amministrativi e fiscali per le aziende sono complessivamente 2660.
180 ettari alla Gallura.
Alla Gallura, nei distretti produttivi gestiti dal Cipnes Gallura a Olbia, Monti e Buddusò, sono stati assegnati 180 ettari di cui 150 a Olbia. Qui i fogli e mappali delle aree.
Valorizzare Economia del Mare.
Come è scritto nel Piano di sviluppo strategico della Zes Sardegna, le Zes portuali “sono per loro natura fortemente intrecciate con Ia “economia del mare” (blue economy), più direttamente con i settori della movimentazione delle merci, della cantieristica e della filiera della pesca”. Settori in cui la Gallura è leader a livello nazionale: la ex provincia di Olbia-Tempio - che comprende 26 Comuni della Gallura - è la prima in Italia per occupati e la seconda per valore aggiunto.
Favorire l'export dei settori strategici.
La Zes - chiarisce il Piano strategico - “può creare nuovo valore aggiunto e incrementare i relativi moltiplicatori non solo nella blue economy, ma in tutti quei settori produttivi interessati alla lavorazione ed esportazione delle merci”. Nel caso della Gallura - oltre alle aziende dell’agroalimentare, della cantieristica nautica, della ceramica - la Zes potenzierà la logistica, i distretti del sughero e del granito e il distretto del turismo.
Possibili ingressi.
Geasar, società di gestione dell’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda, uno degli hub logistici più importanti della Sardegna, ha infatti già manifestato l’intenzione di aderire, se sarà possibile, alla Zes. Anche i comuni di Calangianus, per il distretto del sughero, e di Arzachena, per il distretto del turismo che comprende anche la Costa Smeralda, hanno manifeatto la volontà di aderire alla Zes.
L'operatività.
Sarà il piano operativo, elaborato dal Commissario straordinario della Zes per il 2023, dal Comitato di indirizzo, dalla Regione, con l’assistenza dell’Agenzia per la coesione, a valutare come strutturare la Zes della Sardegna, dai partecipanti ai settori da valorizzare.