Nautica e posti barca della Gallura
Nel sistema economico della Gallura un peso importante lo assume il settore della nautica e della cantieristica, strettamente legato a quello del turismo. La Gallura detiene infatti il 43% dei posti barca totali della Sardegna e ben il 66% dei posti riservati alle barche di oltre 24 metri, i maxi yacht.
Il primato della Gallura è contenuto nel “Diporto nautico in Italia 2019”, la pubblicazione annuale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I posti barca dell’Italia sono oltre 162 mila tra porti turistici, approdi turistici e punti di ormeggio. I posti barca della Sardegna sono 20 mila. Quelli della Gallura sono oltre 8.500. Nella distribuzione a livello comunale, Olbia è al primo posto con oltre 2600 posti, seguita da Arzachena (1700 posti), La Maddalena (1500), Santa Teresa Gallura (650 posti), Palau (552), Golfo Aranci (410), Budoni (405), San Teodoro (384) e Loiri Porto San Paolo (270).
Un dato ancora più interessante è quello sui posti destinati alle barche oltre i 24 metri. In Italia sono quasi 4000, in Sardegna sono 556 e in Gallura 367. Percentualmente, in Gallura c’è il 66% dei posti barca della Sardegna per i maxi yacht, il settore più ricco della nautica e di cui l’Italia è leader mondiale della produzione. Secondo il 2021 Global Order Book, l’Italia è infatti al primo posto per numero di costruzione di yacht, pari a 407 su 821 in tutto il mondo. Il gruppo italiano Azimut-Benetti guida la classifica dei produttori mondiali con 100 yacht in cantiere, seguito dall’altro gruppo italiano Sanlorenzo con 86 yacht.
La Gallura è una delle destinazioni preferite dai possessori di maxi yacht. In particolare la Costa Smeralda, con Porto Cervo e i campi boe di Cala di Volpe e del Pevero. Secondo i dati pubblicati dalla stampa nazionale e regionale, nell’estate del 2019 c’erano in Costa Smeralda yacht per un valore complessivo di 4 miliardi di dollari e i cui proprietari avevano un patrimonio personale aggregato di 245 miliardi di euro.
Come analizzato da uno studio dei docenti Carlo Marcetti e Francesca Palmas dell’Università di Sassari, “un superyacht dai 30 ai 60 metri di lunghezza, in media genera una spesa annuale di 2,3 milioni di euro, dà lavoro a 15 uomini di equipaggio e tra lavoratori della manutenzione, elettricisti, tecnici, fornitori di bordo, commercianti crea un indotto per circa 75 famiglie. Un superyacht dai 60 agli 80 metri, in media genera una spesa annuale di 3,9 milioni di euro, impiega 25 uomini per l’equipaggio e crea un indotto di altri 140 lavoratori”.
Per il Cipnes Gallura il settore della nautica è uno dei maggiormente rappresentativi. Nel distretto produttivo di Olbia, ci sono infatti ben 62 aziende della nautica e della cantieristica, pari all’11% di tutte le imprese, e occupano 374 addetti, pari all’8 dell’occupazione totale. Su 750 milioni di ricavi complessivi di 314 società di capitali del distretto produttivo di Olbia, 63 milioni arrivano dalla nautica, pari all’8.4%.