Comune di Olbia
Il Comune di Olbia, sede del CIPNES, è componente, assieme alla provincia di Nord Est e ai comuni di Buddusò e Monti, della compagine istituzionale del Consorzio Provinciale di sviluppo industriale, oltre che la città più importante della Gallura e del Nord-Est della Sardegna i cui confini coincidono essenzialmente con la Provincia del Nord Est.
Olbia incarna le dinamiche proprie del territorio: una crescita continua della popolazione - che in città al 31 dicembre 2019 era pari a 61.323 - con tassi di crescita che negli ultimi vent’anni hanno conosciuto un trend sempre in salita, e che, soprattutto, appaiono in decisa controtendenza rispetto alle dinamiche di spopolamento in atto a livello provinciale e regionale dove, negli ultimi 5 anni, le percentuali sono addirittura negative. Olbia mostra inoltre un saldo naturale (differenza tra nascite e decessi totali) positivo dal 2000 al 2019, così come un costante segno più nei trasferimenti di residenza (flusso migratorio), indizio di una notevole capacità di attrazione della città che non diminuisce nel tempo.
L’espansione demografica è accompagnata da almeno due fenomeni rilevanti: il progressivo aumento dell’età media della popolazione che passa da 37,4 nel 2002 a 42,7 al 1° gennaio 2020 (dato comunque migliore della provincia che registra, alle stesse date, medie molto simili a quelle regionali ovvero 40,2 e 46,1), e la crescente presenza della popolazione straniera.
Con riferimento a quest’ultimo aspetto, la città denota livelli unici nel panorama provinciale e regionale: i cittadini stranieri a Olbia al 31 dicembre 2019 erano 6.484 pari al 10,7% della popolazione totale (mentre la provincia registrava una percentuale pari al 4,9%, che si attestava al 3,4% a livello regionale). Si tratta di percentuali più simili a quelle del Centro-Nord Italia che non a quelle del Mezzogiorno, e confermano il grande dinamismo dell’economia locale e la capacità di “assorbire” alte percentuali di manodopera. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania, seguita dal Senegal e dal Marocco. La situazione è la stessa, con percentuali diverse, nella provincia e nella regione.
La città vanta un distretto produttivo, gestito dal CIPNES, con circa 550 aziende attive insediate, e con un’occupazione diretta di circa 5.000 persone. Il sistema produttivo è costituito perlopiù da piccole imprese, con un’alta percentuale di società di capitali che occupano l’82% degli addetti totali. I tre comparti più rappresentati sono l’alimentare, la nautica e la logistica, ma è significativa anche la quota di imprese turistiche, ricettive e ricreative.
Di tutto rilievo sono i risultati economici delle imprese presenti nell’area CIPNES: la lettura dei bilanci del 2017 (ultimo anno disponibile) di un campione di 219 imprese (abbastanza rappresentativo dell’intero universo delle società di capitali), evidenzia un fatturato aggregato di circa 800 milioni di euro, con un valore medio pari a 3,6 milioni di euro, e un valore aggiunto totale di 176 milioni di euro (dato medio pari a circa 800 mila euro).
Determinante nello sviluppo economico di Olbia è stata senza dubbio la vocazione turistica del territorio, (favorita dalle scelte politiche lungimiranti fatte negli anni ’60 del secolo scorso, quando si decise di non optare per uno sviluppo industriale e di non impiantare il petrolchimico), e l’importante vantaggio localizzativo espresso anche dalla presenza di porto e aeroporto che fanno della città il punto di accesso all’isola più vicino al continente e alle principali vie di comunicazione terrestri.