Un manager per aiutare l'export delle micro e piccole imprese
Un manager esterno (a tempo) per aiutare l'export e la digitalizzazione delle micro e piccole imprese manifatturiere, le più piccole per dimensione e dunque le più bisognose di sostegno per essere (o restare) competitive sui mercati internazionali. Grazie a una norma statale - “Voucher per l'internazionalizzazione. Temporary Export Manager con competenze digitali” - gli imprenditori potranno ora richiedere un contributo pubblico in conto capitale per avvalersi di un professionista capace di portare la loro azienda dentro la rivoluzione digitale e fuori dai confini nazionali.
È un’opportunità di sviluppo molto interessante per molte delle 399 micro imprese e delle 110 piccole imprese del distretto produttivo di Olbia e di tutta la Gallura, e infatti l’Agency del Cipnes è a disposizione degli imprenditori per fornire loro ulteriori dettagli su come ottenere l’agevolazione: è possibile scrivere una mail a l.lambroni@cipnes.it. Le domande possono essere presentate a Invitalia da oggi, 9 marzo, fino alle ore 17 del 22 marzo 2021; la valutazione avviene secondo l’ordine di arrivo.
Istituito con il decreto 3623/1544 dell’agosto 2020, regolato dal decreto 3623/1544 del 3 marzo 2021 e promosso dal ministero degli Esteri, l’incentivo ha una dotazione di 50 milioni. Posso richiederlo le micro e piccole imprese, anche associate in rete (devono aderire almeno due micro e/o piccole imprese aventi i requisiti), con sede legale in Italia e che operano nel settore manifatturiero (codice ATECO primario C).
L’agevolazione finanzia le spese sostenute per le consulenze di un Temporary Export Manager (TEM), iscritto all’elenco del ministero degli Esteri e da inserire in azienda con un contratto di consulenza manageriale di 12 mesi per le micro e piccole imprese e di 24 mesi per le reti; il compenso per giornata riconosciuto ai TEM non può superare le 500 euro al netto di IVA.
Il manager digitale sostiene l’internazionalizzazione delle imprese attraverso una serie di azioni:
- analisi e ricerche sui mercati esteri;
- l’individuazione e l’acquisizione di nuovi clienti, nonché la definizione/sottoscrizione di accordi di collaborazione e/o di costituzione di join venture;
- l’assistenza nella contrattualistica per l’internazionalizzazione;
- il supporto e l’affiancamento delle imprese per incrementare la presenza nelle piattaforme di e-commerce internazionali e la digitalizzazione delle imprese;
- l’integrazione dei canali di marketing online;
- la gestione evoluta dei flussi logistici.
Il contributo, in regime “de minimis”, è di 20 mila euro alle micro e piccole imprese e di 40 mila euro alle reti di impresa. Per le micro e piccole imprese è prevista la possibilità di richiedere e ricevere un contributo aggiuntivo di 10 mila se si raggiungono i seguenti risultati sui volumi di vendita all’estero:
- incremento di almeno il 15% del volume d’affari derivante da operazioni verso paesi esteri registrato nell’esercizio 2022, rispetto allo stesso volume d’affari registrato nell’esercizio 2021;
- lincidenza, nell’esercizio 2022, almeno pari al 6% del volume d’affari derivante da operazioni verso paesi esteri sul totale del volume d’affari.