La ricchezza delle famiglie italiane vale 10 mila miliardi
Alla fine del 2021 la ricchezza netta delle famiglie italiane era pari di 10.422 miliardi di euro e rispetto al 2020 è cresciuta del 3%. È quanto scrivono l'Istat e la Banca d'Italia nel rapporto annuale "La ricchezza dei settori istituzionali - 2005-2021".
Nello studio è scritto che la ricchezza netta delle famiglie italiane, misurata come somma delle attività reali (abitazioni, terreni) e delle attività finanziarie (depositi, titoli, azioni, risparmio gestito), al netto delle passività finanziarie (prestiti a breve termine, a medio e lungo termine), è stata pari a 10 mila 422 miliardi di euro, ossia 176 mila euro pro capite. La ricchezza netta è aumentata di oltre 300 miliardi a valori correnti rispetto al 2020 (+3%), proseguendo la crescita iniziata nel 2019 e non interrotta dalla crisi pandemica.
Non è specificato nel report, ma la ricchezza delle famiglie è nettamente superiore sia al Pil italiano del 2021, che è stato di 1.782 miliardi, sia al debito pubblico italiano, che era pari a 2.765 miliardi a novembre 2022.
Le attività reali (6.186 miliardi di euro) sono aumentate dello 0,3% (+16 miliardi), soprattutto per effetto delle abitazioni (+0,4%; +23 miliardi), il cui valore ha registrato una crescita per la prima volta dal 2012. Il valore degli immobili non residenziali si è invece ridotto (-1,5%), proseguendo la fase di contrazione in atto dal 2012.
Le attività finanziarie (5.237 miliardi) hanno segnato una crescita più robusta rispetto a quelle reali, pari al 6,6% (per un controvalore di 325 miliardi), trainata prevalentemente dalle azioni (+150 miliardi) e dalle quote di fondi comuni (+89 miliardi). È stata rilevante anche la crescita dei depositi (+70 miliardi). Lo stock di titoli obbligazionari continua a calare dal 2012.
La crescita della ricchezza finanziaria delle famiglie è tornata a beneficiare ampiamente dei guadagni in conto capitale (+4,3%, per un aumento complessivo di 210 miliardi), legati soprattutto alle azioni e alle quote di fondi comuni.
Oltre la metà della ricchezza lorda delle famiglie italiane era composta da attività reali (54% del totale), dunque, ed in particolare da abitazioni (45%) e immobili non residenziali (6%). Le famiglie italiane possiedono abitazioni per un valore di 5 mila 184 miliardi, immobili non residenziali di 641 miliardi e terreni coltivati di 229 miliardi.
L’incidenza delle attività finanziarie sul totale della ricchezza lorda delle famiglie è cresciuta dal 2012, con l’eccezione del 2018, raggiungendo alla fine del 2021 il 46% del totale (era il 44% nel 2020). Nel portafoglio finanziario si è osservata una costante diminuzione della quota di titoli (dall’8 al 2%, tra il 2005 e il 2021) a favore di altri strumenti finanziari, in particolare quelli del risparmio gestito (dall’11 al 17% nello stesso arco temporale). Lo stock di azioni e altre partecipazioni (nel 2021 pari all’11% del totale della ricchezza lorda) è aumentato di un punto percentuale rispetto al 2020, riavvicinandosi ai livelli del 2005 (12%). Si è osservato in particolare un incremento della componente dei prestiti (+3,8%).
Al 31 dicembre 2021, le famiglie italiane avevano 1.626 miliardi nei depositi bancari; una cifra che è salita - come documenta l'Abi - a 2 mila miliardi nel dicembre del 2022. Sempre a fine 2021, le famiglie possedevano azioni per un valore di 1.247 miliardi. Al 31 dicembre, le famiglie avevano 1.987 miliardi investiti nel risparmio gestito; una cifra che è salita - come certifica Assogestione - a 2.215 miliardi nel dicembre 2022.
Nel 2021 la ricchezza netta delle famiglie italiane è risultata pari a 8,6 volte il reddito disponibile (nel 2020 il reddito dichiarato dagli italiani è stato complessivamente di 865,1 miliardi). Il valore si colloca al di sopra di quelli riportati da Germania, Regno Unito e Stati Uniti, ma è inferiore a quanto registrato dalle famiglie canadesi, francesi e spagnole (per la Spagna, l’ultimo dato disponibile è relativo al 2020).
Misurata in rapporto alla popolazione, la ricchezza netta pro capite delle famiglie italiane alla fine del 2021 era inferiore a quella di tutti gli altri paesi, a eccezione della Spagna (dove l’ultimo dato disponibile si riferisce al 2020). Dal 2018, la crescita della ricchezza pro capite è statamodesta per le famiglie di Francia, Regno Unito, Germania e Italia, mentre è stata più sostenuta per le famiglie canadesi e soprattutto statunitensi, grazie a una dinamica favorevole dei prezzi delle attività finanziarie.
(guido piga)
PER APPROFONDIRE
La ricchezza delle famiglie italiane (2005-2021) - Istat
Dati ricchezza famiglie italiane (2005-2021) - Istat