Il Cipnes Gallura delibera per la riacquisizione del Geovillage

Il Consiglio di amministrazione del Cipnes Gallura ha deliberato all’unanimità per la riacquisizione del complesso del Geovillage, che fa parte dell’attivo fallimentare della società Sviluppo Olbia, così come prevede la legge 448 del 1998 sugli immobili inattivi, anche se sotto procedura fallimentare.

La decisione del consorzio industriale - seguendo le disposizioni della 448 sulla riconversione dei lotti industriali - è stata presa per assicurare la riattivazione economico-produttiva del Geovillage nell'ambito dei servizi di “pubblica utilità e d'interesse economico generale nel settore sportivo-ricreativo, della ricettività e della residenza-ospitalità universitaria”. 

Il Cda del Cipnes Gallura ha dunque deliberato di concludere con gli organi della procedura fallimentare della Sviluppo Olbia un accordo di riacquisizione del Geovillage da sottoscrivere entro il 30 luglio 2022. Questo con il concordamento in via definitiva del giusto prezzo della retrocessione del complesso che il consorzio industriale - alla luce dell’udienza del 9 giugno 2022 - propone di 10 milioni di euro. 

Inoltre il Cda del Cipnes Gallura ha deliberato di proporre alla curatela l'acquisizione anche dei “beni mobili a corredo funzionale delle strutture produttive del Geovillage in quanto utilmente reimpiegabili per un congruo importo da convenirsi” e di “procedere alla presa in consegna del riacquisendo complesso del Geovillage per lo svolgimento a propria cura ed onere dei compiti di vigilanza e manutenzione delle aree verdi”.  

Per l’aspetto finanziario, la copertura potrebbe arrivare sia dalla Regione, sia dalla Cassa depositi e prestiti, sia dalle agevolazioni finanziarie della Zes (Zona economica speciale) della Sardegna.

La seduta del Consiglio di amministrazione del Cipnes Gallura si è aperta con il Presidente Gianni Sarti, il quale ha relazionato sull’udienza del 9 giugno 2022 in tribunale a Tempio su convocazione del giudice delegato del fallimento della Sviluppo Olbia. Sarti ha spiegato che in quella sede è stata confermata la determinazione del Cipnes Gallura di riacquisire il complesso del Geovillage al proprio patrimonio per ridestinarlo ad attività d'interesse generale nel settore dei servizi sportivi, ricreativi, della ricettività e della residenza,/ospitalità universitaria”. 

Il consigliere di amministrazione Livio Fideli ha spiegato che, “nel convenire in via definitiva l'ammontare del prezzo di retrocessione della auspicata riacquisizione”, sarebbe opportuno “concordare con la curatela anche la cessione dei beni mobili a corredo del funzionamento della struttura alberghiera in quanto ancora utili per la sua celere riattivazione”.

Il consigliere di amministrazione Fedele Sanciu ha sollecitato un "pronunciamento valutativo da parte del Direttore generale Aldo Carta, soprattutto sulla fattibilità amministrativa ed economico-finanziaria della complessa operazione riacquisitiva”. 

Il Direttore generale AIdo Carta ha spiegato come la “complicata e peculiare vicenda amministrativa del Geovillage debba essere valutata alla luce dei perduranti vincoli pubblicistici debitamente annotati nella nota di trascrizione della cessione immobiliare disposta nel 2000 dal Cipnes Gallura a favore "Sviluppo Olbia”. Ha poi continuato spiegando che esistono consolidati principi giuridici sulla riacquisizione dei lotti industriali dismessi, così come confermato dalla recente giurisprudenza del Consiglio di Stato (sentenze 7251 e 7436 del 2021).

Sentenze del Consiglio di Stato a favore del Cipnes Gallura

"Il massimo organo giurisprudenziale ha infatti ribadito la legittimità dell'azione ablativa esperibile dai consorzi industriali, secondo l legge 448, “anche in pendenza di procedure fallimentari e/o concorsuali giacché preordinata in via autoritativa a perseguire preminenti e superiori scopi di pubblica utilità” ha chiarito Carta.

Il Direttore generale, poi, ha spiegato di ritenere “assolutamente opportuno, nell'ottica condivisa della riacquisizione al patrimonio pubblico del CIPNES-Gallura del Geovillage, di “addivenire ad un accordo con gli organi della procedura fallimentare allo scopo di scongiurare, nell'ipotesi di una stima peritale controversa, un defatigante e pluriennale contenzioso nei diversi gradi del processo civile per l'accertamento giudiziale del giusto prezzo della retrocessione”.

“D’altronde solo all'esito del giudicato civile sul quantum indennitario il Cipnes Gallura potrà apprezzare nell'esercizio della funzione pubblico-amministrativa la sostenibilità anche economico-finanziaria e quindi l’idoneità dell'eventuale provvedimento riacquisitivo” ha chiarito il Direttore generale.

“L'accordo provvedimentale consentirebbe al Cipnes Gallura di soddisfare rapidamente la pubblica utilità sottesa al procedimento attraverso la rapida presa in consegna del cespite aziendale ricettivo-sportivo dismesso nell'ottica della sua accelerata riattivazione per usi d'interesse, d’intesa con le altre amministrazioni territoriali ed organismi pubblici interessati nel settore dei servizi sportivi, sociali e dell'housing universitario - ha spiegato il Direttore generale -. Sulla scorta dell'auspicato accordo procedimentale regolante tutte le condizioni dell'operazione riacquisitiva, il Cipnes Gallura, anche nelle more della sua completa ed effettiva attuazione, potrebbe assumere i compiti e gli oneri inerenti alla custodia e alla indispensabile manutenzione del verde”. 

Il consigliere di amministrazione Giacomo Meloni ha rilevato come l'opportunità della “riacquisizione immobiliare andrà perseguita soprattutto tutelando l'interesse collettivo di cui è portatore l'ente consortile seppur nell'ottica di un accordo transattivo”. 

Il presidente del Collegio dei revisori Giovanni Antonio Orunesu ha ritenuto “necessario addivenire ad un definitivo concordamento con gli organi della procedura fallimentare del giusto ammontare del prezzo della retrocessione immobiliare onde evitare di subordinarne la valutazione circa la sostenibilità finanziaria da parte dell'ente consortile dell'operazione riacquisitiva all'esito di una futura e controvertibile attività peritale”. 

Il Presidente Sarti ha rilevato di avere interloquito con l'amministrazione regionale per l'opportuno supporto contributivo, riscontrando un positivo apprezzamento, salvo ulteriori approfondimenti da parte della Regione in funzione del rapido ripristino funzionale e riuso del Geovillage"nonché della sua ridestinazione ad altre iniziative di pubblica utilità anche nell'ottica di insediarvi un campus Universitario”. 

Il Direttore generale ha precisato che la sostenibilità finanziaria dell’operazione riacquisitiva può essere anche facilitata, oltre che awalendosi dell'apporto della Cassa Depositi e Prestiti così come previsto dalla legge  448 sulla base di un attendibile piano d'impresa, anche utilizzando il regime agevolativo (primariamente credito d'imposta) per gli investimenti nelle Z.E.S.  nel cui ambito è ricompreso anche parte del distretto produttivo consortile di Olbia”. 

La delibera per la riacquisizione del Geovillage