I fondi 2025 per l'autoproduzione di energia delle PMI di Olbia

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il decreto “Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI”, un intervento che destina 320 milioni di euro alle piccole e medie imprese italiane per incentivare l’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Questo provvedimento rappresenta una grande opportunità per le aziende della Sardegna, con particolare attenzione a quelle di Olbia e della Gallura, che potranno beneficiare di importanti agevolazioni per ridurre i costi energetici e rafforzare la propria competitività.

Le caratteristiche del decreto

Il decreto prevede contributi in conto impianti per programmi di investimento finalizzati all’installazione di impianti solari fotovoltaici, mini eolici e sistemi di accumulo per autoconsumo immediato o differito. Le risorse, pari a 320 milioni di euro, derivano dall’Investimento 16 della Missione 7 “REPowerEU” del PNRR, con una riserva del 40% destinata alle Regioni del Mezzogiorno, tra cui la Sardegna.

Le agevolazioni saranno concesse nella misura massima di:

  • 40% per le micro e piccole imprese;
  • 30% per le medie imprese;
  • 30% per la componente aggiuntiva di stoccaggio di energia;
  • 50% per la diagnosi energetica necessaria alla pianificazione degli interventi.

Le spese ammissibili devono essere comprese tra 30.000 e 1 milione di euro e riguardano:

  • L’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici e mini eolici;
  • Apparecchiature e tecnologie digitali funzionali agli impianti;
  • Sistemi di accumulo dell’energia prodotta;
  • Diagnosi energetiche preliminari.

Questo decreto rientra tra gli incentivi rinnovabili più importanti per le PMI italiane nel 2025.

Benefici per la Sardegna e la Gallura

Il 40% delle risorse, pari a 128 milioni di euro, è destinato alle Regioni del Mezzogiorno, garantendo un importante vantaggio competitivo alle imprese sarde. Per le aziende di Olbia e della Gallura, l’opportunità è duplice:

  1. Riduzione dei costi energetici: L’autoproduzione consente di ridurre la dipendenza dalle forniture esterne e dai rincari energetici.
  2. Sostenibilità e innovazione: Gli investimenti in energia rinnovabile migliorano la sostenibilità ambientale e accrescono il valore competitivo delle imprese, specialmente in settori come il turismo, la nautica e la logistica.

Ad esempio, un’azienda del settore nautico potrebbe installare impianti fotovoltaici per alimentare i cantieri, mentre una struttura ricettiva potrebbe sfruttare il fotovoltaico per abbattere i costi energetici e migliorare l’efficienza delle proprie attività.

Grazie agli incentivi fotovoltaico 2025, le imprese locali possono ottenere un supporto economico significativo per questi interventi.

Differenze con Transizione 5.0 e Fondo per la Transizione Industriale

Pur essendo parte delle iniziative per la transizione ecologica, il decreto sull’autoproduzione di energia si distingue da altre misure come il Piano Transizione 5.0 e il Fondo per la Transizione Industriale:

Obiettivo

Il decreto punta esclusivamente sull’autoproduzione energetica, mentre Transizione 5.0 e il Fondo per la Transizione Industriale mirano anche a sostenere l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e l’efficienza energetica nei processi produttivi.

Tipologia di agevolazioni

Il decreto prevede contributi a fondo perduto per impianti di energia rinnovabile.
  • Transizione 5.0 offre crediti d’imposta per beni materiali e immateriali, ricerca e sviluppo e formazione tecnologica.
  • Il Fondo per la Transizione Industriale fornisce contributi a fondo perduto, ma si concentra sull’adeguamento alle politiche climatiche dell’UE.
Beneficiari e ambiti
  • Il decreto energia è specificamente rivolto alle PMI.
  • Transizione 5.0 e il Fondo per la Transizione Industriale si applicano a imprese di ogni dimensione e abbracciano un campo più ampio di interventi, oltre all’energia.

Come accedere al decreto

I termini e le modalità di presentazione delle domande saranno definiti con un successivo provvedimento direttoriale. Le domande verranno gestite tramite Invitalia, incaricata di valutare i progetti e distribuire i fondi.

Il ruolo del Cipnes Gallura

Il Cipnes Gallura, per sua missione istituzionale, supporta le aziende del territorio nell’informazione e nell'accesso a tutte le misure di sostegno promosse dall’Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione Sardegna. L’obiettivo è favorire lo sviluppo economico, l’innovazione e la competitività delle imprese di Olbia e della Gallura.
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