Perché il Cipnes sostiene l'economia digitale

Il Cipnes Gallura è fortemente impegnato a sostenere la crescita delle aziende e del territorio nell’economia digitale. La partecipazione a Maker Island - con un supporto diretto agli artigiani digitali - è solo una delle tante iniziative messe in campo dall’ente. Perché il Cipnes crede fortemente nelle potenzialità di sviluppo e riequilibrio territoriale - se ci sarà l'opportuna formazione - della quarta rivoluzione industriale. Così come ha spiegato il Direttore generale Aldo Carta nel suo intervento a Maker Island di Olbia che qui pubblichiamo.

“Io mi sento in dovere di ringraziare una cellula vitale della nostra economia, il Fab Lab di Olbia, per questa iniziativa, Maker Island, che avvia una grande trasformazione non solo dell’economia e delle imprese ma della società e della cultura del nostro territorio. Stiamo parlando di un contesto - la cultura, la società - che è la precondizione indispensabile per poter fare uno sviluppo economico adeguato, moderno e ben collocato nell’economia globalizzata. Un plauso all’ingegner Antonio Burrai, dunque, perché ci fa avviare un percorso assolutamente strategico e assolutamente vitale per tutti.

Come sappiamo, ci stiamo immergendo in una economia digitalizzata. L’epidemia sta esaltando e rimarcando ancora di più la valenza strategica e la forza della nuova economia. Ciò vuol dire che dobbiamo fare percorsi come questo che ci fanno penetrare nelle innovazioni profonde e nelle trasformazioni profonde che attraversano la nostra vita.

L’economia digitale, che ormai è in fase accelerata, deve essere assolutamente percepita e metabolizzata a Olbia, in Gallura, nella Sardegna tutta. Maker Island ci dà la grande opportunità di fare un viaggio in questa nuova realtà. Nella nostra Isola viviamo l’esperienza degli artigiani digitali, degli Artigèni, mi verrebbe da dire, quelli che hanno le idee geniali e sono in grado di realizzarle con le tecnologie abilitanti di internet e del digitale. Noi, come Cipnes, questo evento lo abbiamo visto in maniera ideale. Il presidente, lo staff, la struttura, tutti ci sentiamo coinvolti, in linea e in sintonia con la strategia proposta. E ci mettiamo completamente a disposizione per sostenere i maker, a tutti livelli. Nel nostro ente stiamo cercando di strutturare un supporto che sia attrezzato e idoneo per sostenere l’economia digitalizzata.

Gli artigiani digitali oggi possiedono una fabbrica personalizzata. Se uno ha un’idea, ha una visione di un prodotto innovativo, con la tecnologia può fabbricarlo e commercializzarlo. Non è roba da poco. Quindi dobbiamo rilanciare la cultura dell’impresa, del fai da te, dell’autoimprenditorialità. E soprattutto la capacità dei giovani di intraprendere, di creare iniziative economiche, senza andare a farsi raccomandare per trovarne un’occupazione ma realizzando le proprie idee con la strumentazione tecnologia e creando lavoro, possibilmente a favore dell’intera società.

Al Cipnes siamo fortemente impegnati - e stiamo già implementando organizzazione e appuntamenti - per appoggiare queste percorso di trasformazione e innovazione dell’economia e delle imprese. Ci sono in campo tante misure di agevolazione. Cercheremo di metterci in connessione con il sistema istituzionale - enti locali, Comuni, Camere di commercio, Sardegna Ricerche, Regione, Stato, Unione Europea - per scorgere e impadronirci degli strumenti per aiutare soprattutto i giovani e le nuove generazioni ad acquisire le competenze necessarie e la formazione continua che impone l’economia digitale.

Pensate un po’. I lavoratori del futuro devono collaborare con i robot: è realtà, non è fantascienza. E’ già realtà nell’economia globalizzata. In Gallura dobbiamo andare a sbattere su questa realtà, dobbiamo tuffarci in questa realtà. Io non so se tutti stiamo percependo quello che sta succedendo, ma Maker Island è una manifestazione di livello nazionale, di avanguardia, è una avamposto nella trasformazione della cultura di impresa, della strategia profondamente dirompente che sta per calarci addosso e che andrà a trasformare totalmente il livello delle skills di tutti i lavoratori di questo territorio.

Noi oggi abbiamo la fortuna di fare un’immersione nel futuro, stiamo spalancando le finestre sul futuro dell’economia digitale e globalizzata. Anzi non sul futuro, ma sul presente che stiamo già vivendo. E oggi abbiamo la possibilità di acchiapparlo".