Nautica, le imprese sarde presenti al Salone di Genova 2023

Si è appena concluso il 63° Salone Nautico Internazionale di Genova, che ha preso vita nel sempre più attraente quartiere fieristico della città ligure dal 21 al 26 settembre, dove le attività di riqualificazione dell’area e di ammodernamento delle strutture stanno trasformando il waterfront dell’area in modo radicale, sul progetto di Renzo Piano.

Anche in questa edizione del 2023 la presenza dei cantieri produttori della Sardegna e di Olbia è stata forte e d’impatto, soprattutto per gli appassionati di battelli pneumatici, che hanno potuto ammirare le gamme quasi complete dei cantieri Novamarine e G-Tender e Sea-Water, e le imbarcazioni del cantiere navale Marino.

Un Salone che batte tutti i primati

Un salone da record, com’è stato definito da Confindustria Nautica, con il maggior numero di espositori e il maggior numero di visitatori, oltre 118.00.

Genova si conferma ancora una volta capitale della nautica e il suo salone di anno in anno testimonia l’evoluzione di un settore industriale di grande importanza per l’economia italiana.

Con 1.043 marchi in esposizione tra imbarcazioni, accessori, servizi, motori e oltre 1.000 barche dai 2 ai 40 metri di lunghezza distribuite nella grande darsena e nei 143 nuovi posti barca lungo i canali creati con i lavori di riqualificazione dell’area, Genova ha offerto agli appassionati di tutto il mondo la possibilità di ammirare e provare in mare ben 184 nuovi modelli.

Il ruolo del Cipnes Gallura al Salone

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Il distretto della nautica di Olbia, che conta ben 90 aziende, era rappresentanto anche dai numerosi operatori impegnati nelle attività di distribuzione di marchi di primaria importanza (Azimut, Sanlorenzo, Tiara, Solaris, FPT, Gruppo Ferretti dunque Itama, Ferretti Yachts, Riva, Wally, poi distributori Lagoon, Beneteau, Jeanneu, Saxdor) e tanti altri marchi internazionali presenti in Sardegna grazie a reti vendita sempre più strutturate.

Presente anche il Cipnes Gallura che, come agenzia per lo sviluppo economico della rinata provincia della Gallura, sta investendo energie per la crescita e il rafforzamento del comparto nautico di Olbia, il cui potenziale di crescita è ancora molto alto, con le conseguenti opportunità che possono derivarne in termini di occupazione.

Anche in occasione dell’appena concluso salone genovese abbiamo avuto modo di parlare con i rappresentanti delle tante realtà sarde presenti in fiera, da chi produce imbarcazioni come Novamarine, Sea Water, G-Tender e Marino, a chi commercializza i prodotti nazionali e internazionali sul territorio.

Le imprese di Olbia pronte a produrre di più

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Il filo conduttore di tutti i commenti raccolti ricalca quanto abbiamo raccolto anche a Cannes durante il salone francese che ha aperto la stagione fieristica: tutti lamentano il bisogno di personale specializzato e non, dunque da formare presso le aziende stesse come già alcune stanno facendo proprio sul territorio di Olbia.

Oltre questo abbiamo registrato l’apprezzamento per l’operato del Cipnes Gallura che si esprime con azioni concrete rivolte al comparto nautico locale, tra queste anche Fiera Nautica di Sardegna, manifestazione finanziata dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio, che in occasione del Nautico di Genova è stata presentata ufficialmente in una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche il Presidente della Regione Christian Solinas, il quale ha illustrato i programmi di sviluppo del comparto sull’isola e le molteplici opportunità ancora da cogliere.

Dunque, l’evento appena concluso a Genova è stato un successo sotto ogni aspetto, e l’industria sarda ha ancora una volta confermato il valore e soprattutto il suo peso in ambito nazionale, con una capacità di assorbimento di prodotti nautici in generale e di mantenimento degli stessi presso le sue molteplici strutture dedicate alla portualità turistica e alla manutenzione.

La difficoltà della nautica di piccole dimensioni

Ma come ogni bella favola una nota stonata non manca, sebbene sia connessa con un’analisi di mercato più ampia che non riguarda la Sardegna in modo specifico ma la nazione tutta.

Nell’analisi dell’andamento del mercato abbiamo registrato un importante incremento dei costi dei mezzi nautici, in particolare di quelli di piccole dimensioni, appartenenti a torto o a ragione a quella che si definisce la nautica minore. Da questo dato ricaviamo l’inevitabile effetto del momento di crisi generale che porta le famiglie a orientarsi su investimenti di altro tipo, dunque non a sostituire un bene voluttuario come la barca, ma anche l’impennata dei costi dei produttori che si trovano ad affrontare aumenti delle materie prime, dell’energia, del denaro.

Questa circostanza fa sì che i motori fuoribordo, per esempio, trovino mercato dai 150 HP in su, vale a dire per barche di dimensioni importanti e dunque destinate a fasce sociali che risentono della crisi in misura diversa.

Servono più ingegneri nautici

Il Presidente della Regione Cristian Solinas a Genova

Una situazione generale che merita una riflessione, in quanto la cosìddetta piccola nautica, in realtà, in Italia ha sempre rappresentato una quota importante del volume d’affari generato dal comparto nel suo insieme, tra imbarcazioni prodotte, presenza nei marina e negli approdi, motori, manutenzioni e accessori.

Per contenere i costi di produzione e riuscire oggi a essere competitivi sul mercato è necessario adottare soluzioni d’ingegneria industriale e di processo molto accurate, per questo servono figure professionali preparate a cogliere questa sfida e tradurla in azioni concrete.

La conferma di quest’analisi arriva dalla crescente presenza sul mercato di cantieri che hanno fatto dell’ingegneria di processo il loro punto di forza, proponendo imbarcazioni che sicuramente hanno perso un po’ del fascino dell’artigianalità della barca prodotta con logiche diverse, ma altrettanto certamente possono essere offerte a prezzi molto concorrenziali a parità di lunghezza scafo.

Inutile dire che questo ragionamento può trovare applicazione fino a taglie dove l’artigianalità può essere superata da logiche numeriche tipiche della produzione seriale, dunque fino a 10 metri e in alcuni casi anche fino a 15. Anche questo dato evidenzia la necessità di figure professionali in grado di portare l’industria verso un percorso di sviluppo dal quale poter ottenere una riduzione dei costi di produzione, dunque una maggiore competitività sui mercati, maggiore efficienza e possibilità di allargare gli orizzonti commerciali.

Quindi, un ulteriore elemento che evidenzia la necessità di professionisti capaci di proiettare il comparto nel futuro garantendo alle aziende crescita, azione che richiede percorsi specifici che il Cipnes Gallura sta già portando avanti in seno alle sue attività di sviluppo del comparto nautico locale.

La presenza di Novamarine, G-Tender, Marino

Lo stand Novamarine a Genova

In termini di riscontro anche Genova 2023 con il suo 63° Salone Nautico Internazionale è stato per le aziende sarde del comparto nautico un salone di grande successo, testimoniato dalla difficoltà che abbiamo avuto a intrattenerci con i rappresentanti delle aziende sarde in fiera: con Novamarine siamo riusciti a parlare in occasione di un pranzo strappato ai ritmi di fiera; con G-Tender in più riprese tra un cliente e un appassionato che chiedevano di visitare il loro nuovo battello Dieci-4; con Marino un saluto veloce tra i tanti visitatori allo stand che chiedevano delle imbarcazioni esposte dove mancava la nuova 930 che vedremo alla prossima Fiera Nautica di Sardegna; con Sea Water uno scambio veloce tra un visitatore e l’altro; infine i tanti rappresentanti di grandi brand nazionali e internazionali che operano in Sardegna, con i quali ci siamo intrattenuti a più riprese.

Un salone dal quale abbiamo ricavato numerose informazioni: prima fra tutte, la nautica made in Sardegna gode di ottima salute e il suo appeal sul mercato è solido. Non a caso tra le aziende intervistate più di una ci dice che per avere una barca nuova si dovrà attendere, perché la produzione attuale è già tutta venduta.

"Abbiamo bisogno di più professionisti e personale"

A questo hanno tutti aggiunto che potendo contare su una capacità produttiva maggiore sarebbero in grado di conquistare ulteriori quote di mercato, ma tale capacità non deriva solo dalla disponibilità di spazi produttivi più ampi, ma anche dalla presenza di personale che in quelle aree è chiamato a operare.

Poi, la competitività sui mercati si ottiene anche con azioni di sviluppo industriale e supporti di natura finanziaria come la Zona Economica Speciale (Zes), che in Sardegna stanno trovando sempre più aziende pronte a cogliere tale opportunità.

La fiera di Montecarlo con Insula Sardinia Quality World

Dal 27 settembre apre i battenti il salone di Montecarlo, dedicato ai grandi yacht ma dove l’industria olbiese e sarda ancora una volta si esprimerà con forza grazie alla presenza di cantieri come Novamarine, in grado di operare in questo segmento offrendo mezzi destinati a essere vissuti come ausiliari alle grandi barche, dunque come tender di lusso e di supporto per i trasferimenti bordo-terra e viceversa, o come mezzi per un uso costiero capaci di esprimere tutti quei requisiti di affidabilità e lusso richiesti da armatori ed equipaggi di grandi barche.

Monaco sarà anche la cornice ideale per presentare ai tanti armatori presenti nei giorni di fiera e agli operatori internazionali specializzati nell’offerta di servizi ai grandi yacht il progetto Insula Quality World, con un evento organizzato presso l’hotel Le Meridien di Montecarlo, previsto per la sera del giorno 29 settembre.

Angelo Colombo
Giornalista e Responsabile Fiera Nautica di Sardegna