Perché i grandi eventi fanno grande Olbia (e perché il Cipnes li sostiene)
Olbia, la Costa Smeralda e la Gallura sono storicamente i luoghi dei grandi eventi della Sardegna. L’ennesima conferma di questo ruolo è arrivata nel primo week en di giugno: in contemporanea si sono svolti la tappa italiana del Mondiale rally (Wrc) a Olbia, con prove speciali in città e nei monti della Gallura e base operativa ad Alghero, e la Giorgio Armani Superyacht Regatta a Porto Cervo, prima regata della stagione in Costa Smeralda e prima in assoluto nel Mediterraneo per gli yacht da oltre 24 metri.
Sono due eventi che hanno solide e storiche radici: il Mondiale rally come “erede” del Rally Costa Smeralda, competizione europea organizzata dagli alberghi della Costa Smeralda, e la Giorgio Armani come regata che si aggiunge a quelle mondiali - Rolex Cup e Swan Cup - organizzate dallo Yacht Costa Smeralda.
La facilità di accesso da ogni parte del mondo al porto e all’aeroporto di Olbia, il turismo prevalentemente internazionale della Costa Smeralda, le alte competenze professionali del settore turismo, la presenza di imprese industriali con elevata proiezione esterna, la particolare sensibilità dell’opinione pubblica per gli eventi, l’ottimo lavoro di squadra del sistema istituzionale Gallura: tutti questi elementi favoriscono la creazione, il mantenimento e il rafforzamento dei grandi eventi a Olbia e in Gallura.
Ma perché i grandi eventi sono importanti per Olbia e il suo territorio? E perché il Cipnes Gallura, come consorzio per lo sviluppo economico della Gallura, li sostiene?
I grandi eventi - sportivi e culturali - sono una delle principali risorse per il potenziamento dell’economia e dell’immagine del territorio. Secondo Matteo Caroli, docente della Luiss, uno dei massimi esperti di Marketing territoriale, i grandi eventi sono una manifestazione del “prodotto territorio”.
Ne aiutano l’evoluzione, ne rafforzano l’identità e l’immagine, ne favoriscono il rinnovamento infrastrutturale.
Organizzare una regata internazionale o un rally mondiale produce effetti molto potenti sul territorio. Attira investitori industriali e ospiti internazionali, promuove il territorio a livello mondiale sui mezzi di comunicazione classici (tv, stampa) e nuovi (web e social), dà idee e incentivi alle nuove generazioni imprenditoriali e professionali.
Attorno e dietro un grande evento si crea una forte economia. Lavorano le strutture ricettive (alberghi, B&B, ristoranti, bar), i produttori e i venditori di svariati beni aumentano le loro attività, tutto il sistema logistico (aeroporto, porto, taxi, autonoleggi) viene attivato, gli esercizi commerciali hanno una nuova clientela.
C’è poi tutto un universo di liberi professionisti - dal marketing alla comunicazione, dall’organizzazione di eventi alle guide turistiche, dai fioristi agli artisti - che viene impiegato per la relazione e promozione dell’evento.
Il sistema istituzionale - Regione, Comuni, consorzi industriali - riceve input e stimoli per migliorare le infrastrutture del territorio o per crearne di nuove.
Per fare un esempio: la massiccia presenza nella fine settimana di jet privati all’aviazione generale dell’aeroporto di Olbia - con clienti internazionali della Costa Smeralda e di Porto Rotondo - fa ipotizzare che quell’area debba essere presto allargata per creare nuovi stalli di sosta, come ipotizzato dalla società.
Il mondiale rally e la regata Armani (nella foto di Carlo Borlenghi uno yacht a Porto Cervo) hanno proiettato a livello internazionale l’immagine di un territorio - Olbia, la Costa Smeralda, la Gallura e, per quanto riguarda il rally, il Sassarese e Alghero - che sa fare bene, che sa essere vincente. Nella sfida sempre più globale (o, almeno mediterranea) per attirare investimenti e turisti questo è un risultato ottimo.
E proprio come azione di rafforzamento del marketing territoriale, il Cipnes Gallura è stato impegnato - e lo sarà ancora - sia nel rally che nella vela.
Queste iniziative sono realizzate seguendo la mission di “creatori delle migliori condizioni per lo sviluppo del territorio” che la legge, la 317 del 1991, articolo 36, assegna ai consorzi industriali. Un ruolo destinato a crescere di rilevanza, in un’ottica di sempre più stretta collaborazione con i partner pubblici e privati.
Prima di tutto, il consorzio industriale ha messo a disposizione dell’Aci, organizzatrice del mondiale, un’ampia area del distretto produttivo consortile di Olbia: lì si è svolta la prova speciale di Olbia, spettacolare, sicura, ottimamente organizzata. Portare il rally dentro la città - unire il centro di Olbia al suo quartiere degli affari - è stata una scelta fortemente voluta dal Cipnes per la valorizzazione globale del territorio.
Con “Insula Sardinia Quality World”, il programma di marketing territoriale sviluppato insieme all’assessorato regionale del Turismo, il Cipnes ha poi costruito tre aree di accoglienza durante le prove speciali di Olbia, Buddusò, Alà dei Sardi.
La missione era duplice: da una parte gli ospiti del rally e delle strutture alberghiere associate a Insula sono stati invitati a scoprire i borghi sardi dell’interno; dall’altra sono stati promossi, con una clientela internazionale, i prodotti di eccellenza dell’agroalimentare e dell’artigianato artistico della Sardegna.
Con questo spirito, Insula opera a Porto Cervo Marina, nell’area dello Yacht Club Costa Smeralda. Nel ristorante e nello shop viene presentata la Sardegna di qualità. E l’azione sarà arricchita dalla collaborazione con lo Yacht Club Costa Smeralda per la regata ORC World Championship del prossimo 22 giugno, uno straordinario evento di livello internazionale.
Promuovere il territorio, per il Cipnes Gallura, ha dunque due obiettivi stratregici: i grandi eventi fanno nascere nuove imprese e potenziano quelle esistenti e fanno conoscere il territorio a investitori internazionali che - attratti dall’economia e dal contesto gallurese - scoprono così le ottime ragioni per “Investire in Gallura” e “Vivere in Gallura”.
Che è la nostra missione.