Polo Universitario di Olbia, la Regione stanzia 1 milione 600 mila euro per l'anno accademico 2022/2023

Le sedi universitarie decentrate della Sardegna avranno un finanziamento di 8 milioni di euro per l’anno accademico 2022/2023 

Per la promozione degli studi universitari al Consorzio Polo universitario di Olbia sono stati destinati 1 milione e 102 mila euro quale quota forfettaria per gli oneri gestionali, amministrativi e organizzativi dei corsi universitari dell'Università degli Studi di Sassari, la quale avrà anche altri 555 mila euro per la didattica dei corsi universitari a Olbia. Complessivamente, quindi, l’offerta universitaria di Olbia potrà contare su 1 milione 657 mila euro. 

Al Consorzio Universitario di Nuoro andranno 2 milioni e 774 mila euro, quale quota forfettaria per i corsi universitari istituiti presso la sede di Nuoro, di cui 1 milione e 61 mila euro per gli oneri didattici ed 1 milione e 713 mila euro per gli oneri gestionali, amministrativi e organizzativi. Inoltre la quota per gli oneri didattici di 227 mila euro sarà ripartita a favore dell'Università degli Studi di Cagliari e per 833 mila euro a favore dell'Università degli Studi di Sassari.

Al Consorzio Universitario UNO di Oristano verrà erogato un fondo di 2 milioni e 596 mila euro quale quota forfettaria per i corsi universitari istituiti presso la sede di Oristano, di cui 1 milione e 62 mila euro per gli oneri didattici e 1 milione e 533 mila euro per gli oneri gestionali, amministrativi e organizzativi. La quota per gli oneri didattici sarà ripartita per 532 mila euro a favore dell'Università degli Studi di Cagliari e per 529 mila euro a favore dell'Università degli Studi di Sassari. 

Il Presidente della Regione, Christian Solinas, ha detto in una nota stampa che le sedi universitarie decentrate “rappresentano un presidio di formazione di importanza vitale per i territori e che aiutano i nostri giovani a prepararsi alle professioni, offrendo loro la possibilità di mantenere in Sardegna il loro patrimonio di cultura”.

L’assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, è scritto nella nota, “dopo diverse interlocuzioni con i consorzi e gli atenei, ha deciso di ampliare la sfera di ammissibilità della spesa connessa agli oneri didattici. Al fine di rendere i servizi agli studenti di qualità sono state riconosciute le spese connesse a viaggi di studio e di istruzione per gli studenti, la realizzazione di attività didattica integrativa in forma di seminari, convegni e attività didattiche proprie degli atenei e dagli stessi previste nell'offerta didattica di ciascun corso”.