Gallura terra dei Parchi

Il sistema delle aree protette della Gallura è ricco e articolato e, considerando nel complesso le zone sottoposte ai vari livelli di protezione, comprende un territorio terrestre pari a circa 700 chilometri quadrati, e un territorio marino di circa 400 chilometri quadrati. Ciò significa che in totale, percentualmente, le aree protette occupano circa un quinto dell’intero territorio.

Le aree naturali protette della Gallura

Il sistema sul quale si basa la conservazione del territorio della Gallura comprende un Parco Nazionale, un’Area Marina Protetta10 Siti d’Importanza Comunitaria (SIC), 4 Zone di Protezione Speciale (ZPS) e 15 Alberi monumentali.

Le aree SIC e ZPS fanno parte della Rete Natura 2000.

Alcune delle aree protette si sovrappongono. In particolare sulle isole di Tavolara e sulla costa prospiciente insiste un’Area Marina Protetta, una ZPS (comprendente anche il promontorio di Capo Ceraso e un tratto del Golfo delle Saline). Analogamente sulle isole dell’Arcipelago di La Maddalena insistono un Parco Nazionale e un SIC. 

Le aree naturali e storiche tutelate della Gallura

Il Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena

Il Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena è l'unico parco nazionale d'Italia il cui territorio coincide esattamente con il territorio di un Comune. Ha una estensione di oltre 20 mila ettari, abbraccia 180 chilometri di coste, e include più di 60 isole, fra cui Budelli (famosa per la Spiaggia Rosa), Caprera (dove Giuseppe Garibaldi trascorse i suoi ultimi 26 anni di vita), oltre alle altrettanto famose Razzoli, Santa Maria, Santo Stefano e Spargi.

Fanno parte dell'Arcipelago di La Maddalena anche le isole di Mortorio e Soffi, vicine a Porto Cervo, in Costa Smeralda.

La flora del Parco conta quasi mille specie, una cinquantina di endemismi e alcune rarità. La vegetazione tipica è quella della macchia mediterranea con presenza predominante di ginepro, corbezzolo, fillirea, lentisco, mirto, erica, ginestra, cisto ed euforbia. Non è meno affascinante la fauna: caratteristiche presenze nelle acque del parco e facilmente avvistabili sono le balenottere comuni, i capodogli, la tartaruga caretta caretta e il delfino tursiope in gruppi anche di trenta esemplari.

Tra i volatili meritano una menzione il gabbiano corso e marangone dal ciuffo, oltre ai rettili appartenenti alle specie endemiche del sistema sardo-corso, in qualche caso minacciati dal pericolo di estinzione.

L'Area Marina Protetta Tavolara - Punta Coda Cavallo

L'Area Marina Protetta Tavolara - Punta Coda Cavallo si estende per 76 chilometri sul litorale di Loiri Porto San Paolo, Olbia e San Teodoro, e per 15 mila ettari su acque cristalline, insenature e calette. Comprende le isole di Tavolara, Molara, Molarotto e l'isola Piana. L'AMP è anche Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea (ASPIM).

Nell'AMP si trova un Centro di Educazione Ambientale (CEAS). Nel comune di San Teodoro è presente il Centro Documentale dell'Area Marina, il Museo delle Civiltà del Mare. A Loiri Porto San Paolo invece si trova il Centro di Ricerca dei Mammiferi Marini (CRiMM).

Simbolo e fulcro dell’AMP è l’isola di Tavolara, una montagna calcarea e granitica dalla forma allungata e quasi piatta, che spunta dal mare per 560 metri e si estende in lunghezza per quattro chilometri. Il verde della macchia mediterranea (ginepro, rosmarino e lentisco), l’azzurro del cielo e il cangiante verde smeraldo delle acque cristalline che la circondano, fanno di Tavolara uno spettacolo naturale di una bellezza mozzafiato.

La sua storia è legata al re Carlo Alberto di Savoia che, secondo una leggenda, arrivò sulle sue coste alla ricerca delle mitiche capre dai denti d’oro - probabilmente ingialliti a causa dell’elicriso - e nominò il suo unico abitante Giuseppe Bertoleoni, re del regno di Tavolara. I discendenti sono tuttora gli unici residenti e custodi dell’isola.

Le are SIC e ZSC

In Gallura sono presenti 10 SIC (Sito d'Interesse Comunitario) e 8 ZSC (Zone Speciali di Conservazione). I SIC sono quelli di Monte Russu, Capo Testa, Arcipelago di La Maddalena, Capo Figari e Isola Figarolo, Isole di Tavolara, Molara e Molarotto, Stagno di San Teodoro, Monte Limbara, Isola Rossa Costa Paradiso. Queste 8 aree sono anche classificate come ZSC.

Le altre due aree SIC sono quelle da Tavolara a Capo Comino e da Capo Testa all'Isola Rossa. 

Gli Alberi Monumentali

In Gallura sono presenti anche 15 alberi monunentali: 1 sughera ad Aggius, 1 lentisco ad Aglientu, 1ginestra dell'Etna a Berchidda, 1 castagno a Bortigiadas, 1 pino domestico a La Maddalena, 1 sughera a Luogosanto, 1 leccio a Luogosanto, 1 lentisco a Luras, 3 olivastri a Luras, 1 gelso nero a Olbia, 1 olivo a Padru, 1 pero selvatico a Padru, 1 sequoia gigante a Tempio Pausania

L'olivastro millenario di Luras. Si chiama il Grande Patriarca è conosciuto per essere l'albero più antico d'Italia e come uno dei due più antichi d'Europa. È vecchio di 3.000-4.000 anni, ha un’altezza di 14 metri, una circonferenza di 12 metri e copre una superficie di circa 600 metri quadri. Accanto al Patriarca è presente un olivastro "più piccolo" di età stimata in circa 2.000 anni.

Il castagno di Bortigiadas. È un'albero monumentale con un diametro medio di circa 5 metri e un'altezza di 18 metri. 

Google Maps - Alberi Monumentali della Gallura