Un vertiporto a Olbia, i viaggi con i droni fra jet e superyacht
Il nuovo corso di laurea in Ingegneria navale di Olbia, offerto dall'Università di Cagliari con il supporto di UniOlbia, il sostegno del Comune di Olbia e il finanziamento della Regione Sardegna, è al centro di una svolta per il territorio della Sardegna, che vede sempre più stretti i legami tra nautica e aeronautica. Lo ha sottolineato Silvio Pippobello, amministratore delegato di Geasar, la società di gestione dell'aeroporto Olbia-Costa Smeralda.
Durante l'evento di presentazione del corso di laurea, nella sede di UniOlbia, Pippobello ha illustrato le crescenti connessioni tra i due settori, anticipando la prossima nascita di un vertiporto per droni a Olbia.
Sinergie tra nautica e aeronautica
I settori della nautica e dell’aeronautica condividono ormai numerose tecnologie, tra cui l’uso di materiali compositi. "Materiali utilizzati da tempo in aeronautica trovano ora applicazione anche nella nautica, in particolare nel design degli interni di aerei e imbarcazioni, favorendo la convergenza tra i due mondi", ha sottolineato Pippobello.
Il ritorno della manutenzione aeronautica a Olbia
Un'importante novità riguarda la riattivazione della manutenzione aeronautica nell’aeroporto di Olbia, con l'impiego delle strutture esistenti, tra cui due hangar di 5.000 e 2.500 metri quadrati. L'azienda Atitech, leader europeo nel settore con ricavi di 146 milioni, ha scelto Olbia per avviare le attività e ha stretto un accordo strategico con Geasar, che è la titolare delle due strutture e le ha affidate, dopo una selezione europea, all'holding di Napoli guidata dal presidente e amministratore delegato Giovanni Lettieri.
L'attività di Atitech, che riprende dopo l’interruzione seguita alla crisi di Meridiana, mira a valorizzare il know-how locale, accumulato in decenni di esperienza, grazie anche al sostegno della Regione Sardegna. "Ci sono state già 40 assunzioni e si prevede la creazione di circa 350 posti di lavoro, con la manutenzione focalizzata sugli aeromobili privati" ha aggiunto Pippobello.
Incontro tra Atitech e le imprese della nautica
Nel corso dell'evento è stata annunciata un’iniziativa per promuovere ulteriormente le sinergie tra nautica e aeronautica. Nella seconda metà di novembre, insieme al Cipnes Gallura, Geasar intende organizzare un incontro tra Gianni Lettieri, presidente di Atitech, e gli imprenditori del settore nautico di Olbia per esplorare nuove collaborazioni tecnologiche.
Recentemente, nel distretto del Cipnes Gallura sono stati approvati cinque nuovi investimenti nel cluster della nautica, per 20 milioni complessivi.
800 voli in elicottero verso i superyacht
Ogni anno, l'aeroporto Costa Smeralda gestisce circa 15.000 movimenti di jet privati, connessi in gran parte ai proprietari dei quasi 4.000 superyacht che arrivano nelle acque tra Porto Cervo e Cala di Volpe durante l'estate, come rilevato dallo studio di Cipnes Gallura e UniOlbia.
Nel 2024, molti di loro sono giunti direttamente da città come New York, Los Angeles e Miami, utilizzando elicotteri per spostarsi tra l’aeroporto e la Costa Smeralda, con quasi 800 voli effettuati. In questo scenario, l'amministratore delegato di Geasar, Silvio Pippobello, ha anticipato la prossima nascita di un vertiporto a Olbia, per il trasporto passeggeri con droni.
Il vertiporto, la prossima rivoluzione di Olbia
Pippobello ha anticiparo anche il progetto del vertiporto, una struttura innovativa destinata a rivoluzionare il trasporto aereo con l'introduzione dei droni passeggeri, una volta che ci saranno definite le linee guida delle autorità europee. Studiato dal Politecnico di Milano in collaborazione con Geasar e altri aeroporti del gruppo F2i (tra cui Linate, Alghero, Napoli, Torino e Trieste), il vertiporto sarà progettato per accogliere i droni, veicoli a decollo e atterraggio verticale alimentati elettricamente. Il progetto è in fase di studio, ma è emerso che Olbia ha tutte le caratteristiche per ospitarlo. Una volta in funzione, questo tipo di struttura permetterà una nuova forma di mobilità sostenibile - i droni sono alimentati in modo elettrico - per collegare velocemente l’aeroporto di Olbia con destinazioni vicine, tra cui i superyacht e le ville della Costa Smeralda.
(foto del drone realizzata con l'intelligenza artificiale generativa)