2022 come il 2019, in Sardegna 15 milioni di turisti e 3 miliardi di ricavi per gli hotel
Le presenze turistiche in Sardegna nel 2022 saranno pari all’82.7% di quelle del 2019 nel caso peggiore e al 98.4% in quello migliore. Le presenze italiane aumenteranno sul 2019 tra il 4.5% (scenario peggiore) e il 23% (scenario migliore). Le presenze straniere cresceranno invece tra il 37.7% (scenario peggiore) e il 66.3% (scenario migliore).
In termini assoluti - rispetto ai 15 milioni di presenze nel 2019, ultimo anno prima del Covid - in Sardegna ci saranno 12.5 milioni di presenze nello scenario peggiore e 14.9 milioni nello scenario migliore.
Le previsioni sono di SRM, l’autorevole centro studi sul Mezzogiorno del Gruppo Intesa Sanpaolo e sono contenute nel report intitolato “2022. Il turismo nel Mezzogiorno. Scenari regionali e nuove prospettive di rilancio”.
I primi segnali arrivati maggio e metà giugno sembrano confermare per la Sardegna, e per la Gallura costiera e la Costa Smeralda in particolare, le tendenze identificate da SRM. Soprattutto la crescita degli stranieri sarà un elemento positivo per la Gallura, la provincia più internazionale della Sardegna.
Il report del Centro studi quantifica anche l’impatto del turismo sull’economia della Sardegna. Nel 2019 il fatturato degli alberghi e dei ristoranti della Sardegna era stato di 2.7 miliardi. Secondo l’outlook di SRM, quel fatturato nel 2022 sarà recuperato del 91.2% nello scenario peggiore e, addirittura, aumenterà nello scenario migliore, raggiungendo 2,9 miliardi.
Anche in questo caso i segnali - uniti alla crescita dei turisti internazionali - sono molti positivi per la Gallura, che ha il maggior numero di hotel a 5 stelle della Sardegna.
Nel 2019 il valore aggiunto turistico era, secondo i calcoli di SRM, di 3.1 miliardi. Nel 2022 nello scenario peggiore sarà recuperato del 90% e in quello migliore del 94.7%.
Outlook sul turismo in Sardegna nel 2022